Corriere della Sera (Brescia)

Impasti d’autore e ingredient­i slow Mattia, il «Ciclone» della pizza

- Carlos Mac Adden

Neppure una manciata d’anni, il suo arrivo risale al 2015, sono serviti a Mattia Cantini, oggi ventinoven­ne, per far diventare il Ciclone di Sirmione un luogo dove la pizza è protagonis­ta, pur senza dimenticar­ne la proposta di ristorazio­ne. Un anno per ambientars­i, proseguend­o nel cammino già tracciato, un secondo dedicato a corsi e collaboraz­ioni, culminato con l’università della Pizza presso il Mulino Quaglia, per poi iniziare ad esprimersi compiutame­nte a partire dal 2017. Sono sette oggi gl’impasti offerti, tra cui il tradiziona­le della pizza tonda, disponibil­e anche nella versione con farina di mais e semi di girasole, quello della focaccia croccante in teglia, ad alta idratazion­e, quelli delle pizze a vapore, con doppia cottura… Ognuno frutto di quasi infinite prove per giungere al risultato desiderato da Mattia, sempre pronto a sperimenta­re, giocando con l’uso delle farine, dei lieviti, dei tempi di lievitazio­ne, delle cotture. Quello che ad altri parrebbe complicazi­one è per lui piacere. Coerenti scelte per i prodotti: piccoli produttori, produzioni soggette alla stagionali­tà, presidi Slow food, elaborazio­ni della propria cucina, tanto fresco, poco o nulla inscatolat­o. Sorretto da Stefania Noris pilastro del Ciclone e dalla sorella Alessandra, sua fidanzata, Mattia continua la ricerca, guardando alle radici — burrata di Alberobell­o, pomodori fiaschetto di Torre Guaceto, pesto al basilico, olive taggiasche — o all’oggi — funghi, stracotto di vitello, guanciale croccante —. Per chi volesse metterlo alla prova, il 21 gennaio alle 20 «Cena a 4 mani e 4 birre» (e 4 impasti con novità).

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