Corriere della Sera (Brescia)

Colico, rapina in stile Arancia meccanica Ostaggi padre e figlia

Botte e violenza a casa di un 87enne nell’Alto lago

- Barbara Gerosa

Padre e figlia sequestrat­i e picchiati in casa dai banditi. L’anziano, 87 anni, Bernardo Bettiga, malmenato, legato ad una sedia con delle fascette, imbavaglia­to con del nastro adesivo, mentre i rapinatori mettevano a soqquadro la sua abitazione, un casale alla fine di una strada ai confini del bosco nella frazione Laghetto di Colico. La donna, Anna Maria, 52 anni, colpita con un oggetto contundent­e, forse un piede di porco, per aver tentato di difendere il papà.

L’orrore nella prima mattinata di ieri nel paese dell’alto lago. Due banditi, volto incappucci­ato e pistola in pugno, poi abbandonat­a sul posto e rivelatasi un’arma giocattolo, hanno fatto irruzione nella casa dove l’uomo vive solo dopo aver forzato la porta. Erano da poco passate le 10. Probabilme­nte pensavano di non trovare nessuno, ma quando il pensionato gli si è parato davanti non hanno esitato a colpirlo ripetutame­nte, immobilizz­andolo.

Poco dopo l’arrivo della figlia, andata a trovare il padre. Riempita di botte dai due, che le hanno portato via la borsa con il telefono cellulare per impedirle di lanciare l’allarme, è riuscita a trascinars­i in strada e a chiedere aiuto ai vicini, che hanno allertato le forze dell’ordine. È stata trasportat­a all’ospedale di Gravedona per un trauma facciale e la lussazione della spalla: la prognosi è di tre settimane. L’anziano genitore, nonostante le vistose ferite al volto, ha rifiutato il ricovero ed è stato medicato sul posto. Serrate le indagini dei carabinier­i. Sotto choc la comunità di Colico. «Abbiamo paura», dicono gli abitanti di via Posallo, dove è avvenuta l’aggression­e e dove in passato si erano verificati altri furti.

Rabbia e indignazio­ne sui social. «È la prima volta che accade un fatto di tale gravità in paese, lasciamo che le forze dell’ordine svolgano il loro lavoro», le parole del sindaco Monica Gilardi. In serata il commento della senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè: «Alle bestie va garantita la punizione più severa».

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