Minori fondi dallo Stato: in 10 anni imposte lievitate
L’ultima Finanziaria lascia la possibilità ai singoli comuni di aumentare le tasse locali: Imu su seconde case e fabbricati, Tasi (tassa sui servizi indivisibili, come l’illuminazione pubblica) ma anche l’addizionale Irpef, che potrebbe salire per migliaia di bresciani. Ma a maggio tre quarti dei paesi bresciani (148 su 205) vanno al voto e nessun amministratore avveduto contempla l’«harakiri» elettorale, aumentando i balzelli ai cittadini che si apprestano a scegliere od a confermare)sindaci e consiglieri. E così i comuni più grandi (Lumezzane, Montichiari, ma anche centri minori come Orzinuovi, Verolanuova, Erbusco) nell’approntare il loro bilancio di previsione per il 2019 non hanno alzato alcuna tassa, cercando piuttosto di «recuperare» il più possibile le tasse già presenti ed invase. Ma non è solo questione di consenso: anni di «patto di stabilità» hanno ridotto le spese ed innescato un meccanismo virtuoso di cui oggi si vedono i frutti, per dirla con Gianandrea Telò, sindaco di Lograto, paese che non solo non ha addizionale Irpef ma lo scorso anno ha ridotto del 12% Imu e Tari.
«Abbiamo già deliberato il bilancio di previsione, decidendo di non scaricare sui cittadini i tagli del Governo — spiega il primo cittadino di Montichiari, Mario Fraccaro —. Non possiamo lamentarci delle entrate comunali, visto che riusciamo a garantire un livello importante di servizi». Entrate assicurate dal comparto artigianale-industriale — in primis quello dei rifiuti — ma anche dall’addizionale Irpef, introdotta nel 2014 (con un’aliquota massima dello 0,6%). Stessa aliquota presente a Lumezzane già da molti più anni e «che non verrà toccata» garantisce il sindaco uscente, Matteo Zani. Non solo i comuni «industriali» hanno buone entrate, ma anche quelli turistici: tra tassa di soggiorno e Imu sulle seconde case, diverse note località più note del Garda l’addizionale Irpef non l’hanno mai introdotta e confermeranno la loro scelta. È il caso di Sirmione, Limone, Gargnano, ma anche di Gardone Riviera: «In linea con le promesse del mandato elettorale non ci sarà alcun aumento — commenta il sindaco Andrea Cipani — nemmeno per l’imposta di soggiorno, che nel 2018 ci ha permesso di introitare 430 mila euro che a coprire le maggiori spese per vigili e raccolta rifiuti». Resterà senza addizionale Irpef Erbusco, nel cuore della Franciacorta. Il segreto? «Far pagare a tutti le tasse che già ci sono a partire dall’Imu — spiega il sindaco Ilario Cavalleri — ad esempio su piscine e fabbricati annessi a qualche bella villa». Idem per Verolanuova: «Risparmiamo facendo economia su altre spese: dal personale alla gestione dei servizi, grazie alla società comunale Server» spiega il primo cittadino Stefano Dotti. Anche altri comuni in odore di urne (Orzinuovi, Verolavecchia) hanno già deciso di congelare gli aumenti. Ma ci sono piccoli comuni che fanno davvero fatica. Come Maclodio, ad esempio: «A noi mancano 60 mila euro per pareggiare il bilancio e siamo tentati dall’introdurre un’addizionale Irpef allo 0,5 o di rivedere l’Imu sulle seconde case» spiega il sindaco Marcello Orizio, che non se la prende troppo con il governo: «I Comuni sono vittime di tagli progressivi negli ultimi 10 anni ma ora non entrano nemmeno più gli dall’edilizia. Per lo meno questo governo ha cancellato il patto di stabilità se si fanno investimenti». Nessun aumento nemmeno in altri Comuni, che non andranno al voto. È il caso di Palazzolo sull’Oglio («è dal 2013 che non andiamo ad aumentare le imposte locali, ma abbiamo aumentato i controlli sulle tasse inevase» spiega Gabriele Zanni) ma anche di Brescia città, che l’Imu l’ha introdotta nel 2011 (innalzata fino allo 0,8% nel 2013). L’assessore al Bilancio Fabio Capra però non è per nulla tenero con il Governo: «Noi non aumenteremo le tasse anche se la maggioranza scarica sugli enti locali la debolezza della sua legge di bilancio. Tagliano il fondo Imu-Tasi salvo poi dire, se avete bisogno aumentate le vostre, di tasse». C’è anche chi l’addizionale l’ha ritoccata al rialzo, come Nave (da una massimo di 0,5 a 0,8): «Ci sono meno oneri di urbanizzazione — spiega il sindaco Tiziano Bertoli — e per chiudere il bilancio mancavano 120milaeuro».