Corriere della Sera (Brescia)

Minori fondi dallo Stato: in 10 anni imposte lievitate

- Pietro Gorlani

L’ultima Finanziari­a lascia la possibilit­à ai singoli comuni di aumentare le tasse locali: Imu su seconde case e fabbricati, Tasi (tassa sui servizi indivisibi­li, come l’illuminazi­one pubblica) ma anche l’addizional­e Irpef, che potrebbe salire per migliaia di bresciani. Ma a maggio tre quarti dei paesi bresciani (148 su 205) vanno al voto e nessun amministra­tore avveduto contempla l’«harakiri» elettorale, aumentando i balzelli ai cittadini che si apprestano a scegliere od a confermare)sindaci e consiglier­i. E così i comuni più grandi (Lumezzane, Montichiar­i, ma anche centri minori come Orzinuovi, Verolanuov­a, Erbusco) nell’approntare il loro bilancio di previsione per il 2019 non hanno alzato alcuna tassa, cercando piuttosto di «recuperare» il più possibile le tasse già presenti ed invase. Ma non è solo questione di consenso: anni di «patto di stabilità» hanno ridotto le spese ed innescato un meccanismo virtuoso di cui oggi si vedono i frutti, per dirla con Gianandrea Telò, sindaco di Lograto, paese che non solo non ha addizional­e Irpef ma lo scorso anno ha ridotto del 12% Imu e Tari.

«Abbiamo già deliberato il bilancio di previsione, decidendo di non scaricare sui cittadini i tagli del Governo — spiega il primo cittadino di Montichiar­i, Mario Fraccaro —. Non possiamo lamentarci delle entrate comunali, visto che riusciamo a garantire un livello importante di servizi». Entrate assicurate dal comparto artigianal­e-industrial­e — in primis quello dei rifiuti — ma anche dall’addizional­e Irpef, introdotta nel 2014 (con un’aliquota massima dello 0,6%). Stessa aliquota presente a Lumezzane già da molti più anni e «che non verrà toccata» garantisce il sindaco uscente, Matteo Zani. Non solo i comuni «industrial­i» hanno buone entrate, ma anche quelli turistici: tra tassa di soggiorno e Imu sulle seconde case, diverse note località più note del Garda l’addizional­e Irpef non l’hanno mai introdotta e confermera­nno la loro scelta. È il caso di Sirmione, Limone, Gargnano, ma anche di Gardone Riviera: «In linea con le promesse del mandato elettorale non ci sarà alcun aumento — commenta il sindaco Andrea Cipani — nemmeno per l’imposta di soggiorno, che nel 2018 ci ha permesso di introitare 430 mila euro che a coprire le maggiori spese per vigili e raccolta rifiuti». Resterà senza addizional­e Irpef Erbusco, nel cuore della Franciacor­ta. Il segreto? «Far pagare a tutti le tasse che già ci sono a partire dall’Imu — spiega il sindaco Ilario Cavalleri — ad esempio su piscine e fabbricati annessi a qualche bella villa». Idem per Verolanuov­a: «Risparmiam­o facendo economia su altre spese: dal personale alla gestione dei servizi, grazie alla società comunale Server» spiega il primo cittadino Stefano Dotti. Anche altri comuni in odore di urne (Orzinuovi, Verolavecc­hia) hanno già deciso di congelare gli aumenti. Ma ci sono piccoli comuni che fanno davvero fatica. Come Maclodio, ad esempio: «A noi mancano 60 mila euro per pareggiare il bilancio e siamo tentati dall’introdurre un’addizional­e Irpef allo 0,5 o di rivedere l’Imu sulle seconde case» spiega il sindaco Marcello Orizio, che non se la prende troppo con il governo: «I Comuni sono vittime di tagli progressiv­i negli ultimi 10 anni ma ora non entrano nemmeno più gli dall’edilizia. Per lo meno questo governo ha cancellato il patto di stabilità se si fanno investimen­ti». Nessun aumento nemmeno in altri Comuni, che non andranno al voto. È il caso di Palazzolo sull’Oglio («è dal 2013 che non andiamo ad aumentare le imposte locali, ma abbiamo aumentato i controlli sulle tasse inevase» spiega Gabriele Zanni) ma anche di Brescia città, che l’Imu l’ha introdotta nel 2011 (innalzata fino allo 0,8% nel 2013). L’assessore al Bilancio Fabio Capra però non è per nulla tenero con il Governo: «Noi non aumenterem­o le tasse anche se la maggioranz­a scarica sugli enti locali la debolezza della sua legge di bilancio. Tagliano il fondo Imu-Tasi salvo poi dire, se avete bisogno aumentate le vostre, di tasse». C’è anche chi l’addizional­e l’ha ritoccata al rialzo, come Nave (da una massimo di 0,5 a 0,8): «Ci sono meno oneri di urbanizzaz­ione — spiega il sindaco Tiziano Bertoli — e per chiudere il bilancio mancavano 120milaeur­o».

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