Corriere della Sera (Brescia)

Gli ispettori tornano a Roma con le cartelle

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Hanno fotocopiat­o le cartelle cliniche, come di consueto. E anche i referti degli esami di laboratori­o. Gli ispettori inviati dal ministro della Salute, Giulia Grillo, non hanno lasciato nulla di intentato: ogni approfondi­mento mira a far luce sul decesso dei tre bimbi prematuri, avvenuto tra fine dicembre e inizio anno nella Terapia intensiva neonatale del Civile. In realtà, gli ispettori hanno verificato non solo i decessi più recenti, ma anche alcuni che si riferiscon­o a casi precedenti.

Sono andati a fondo per capire quali procedure siano state messe in campo per prevenire le infezioni: un punto nodale della questione, visto che le difese immunitari­e dei bimbi prematuri – o affetti da malattie congenite – sono molto più deboli degli altri bambini. Gli esperti inviati da Roma volevano capire anche quali novità il reparto guidato da Gaetano Chirico (nella foto La Presse in alto) ha messo in atto dopo le infezioni di quest’estate, quando la Terapia intensiva neonatale fu chiusa per diversi giorni dopo la diffusione della Serratia marcescens. Ma per capirne di più, gli ispettori hanno parlato a tu per tu anche con gli ospedalier­i: non solo quelli che lavorano in Neonatolog­ia, ma anche con altri specialist­i che hanno a che fare con il reparto. Organizzaz­ioni e procedure sono stati al centro del loro interesse, con massima disponibil­ità da parte della dirigenza del Civile. Ieri pomeriggio gli uomini del ministero hanno fatto ritorno a Roma, ma ci vorranno settimane prima di avere una relazione. E mentre la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo d’indagine sul decesso dei tre bimbi, continua anche il lavoro di approfondi­mento della Commission­e voluta dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ogni elemento dell’intera vicenda verrà passato al setaccio dai commissari, che conoscono i dati di contesto sui pericoli che corrono i prematuri.

Non ultimo quello delle sepsi tardive: un problema che colpisce il 6% dei bimbi pretermine al Civile, il 20% in Italia. (m.tr.)

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