Corriere della Sera (Brescia)

Proverbi e tradizioni con i disegni di Gatti e Rinaldi

- Costanzo Gatta

Dire «Lönare Bressà» o Giovanni Cherubini è lo stesso. Lui è l’artefice di questo almanacco unico nel suo genere.

«El tép èl cör piö del vent», si legge in copertina. Vero se si pensa, per stare in argomento, che il primo lunario uscì nel 2007. Non più una piacevole sorpresa, dunque, questa edizione numero 13, ma ormai consolidat­a tradizione.

Allora Cherubini presentò al pubblico senza battere la grancassa un almanacco pressoché tascabile di cento pagine dedicate «al zio Bepi chè l’è passàt aànti». Pensava a Giuseppe Inselvini. Oggi le pagine sono il doppio. Allora non c’era un solo inserzioni­sta a sostenere l’avventura editoriale. Quest’anno sono diventati ben 32 nonostante i tempi infelici per la raccolta pubblicita­ria.

Nel 2013 a dare il viatico c’era l’estroso Giannetto Valzelli, giornalist­a bresciano di lungo corso. Ci azzeccò scrivendo cosa avremmo trovato noi lettori. Diceva che sarebbe stato come andare «allo specchio a riguardarc­i nei gesti e nelle azioni, un po’ per certa voglia di scherzarci addosso e magari anche per darci una regolata». Valzelli torna in fotografia, fra le pagine di aprile. Ci ricorda che «Teletutto» è nata 40 anni fa — il giorno era il 14 — per volontà di Giuseppe Inselvini e che Valzelli ne è stato il primo direttore responsabi­le.

Cherubini non ha cambiato stile nel tempo. Ossature mensili sono «Le storie di Tone Barbèl», vere chicche in dialetto bresciano di don Pietro Rigosa, sacerdote umanista nascosto dietro lo pseudonimo di Tone Barbèl. Che in dialetto sarebbe poi la farfalla notturna o la ganascia che rinserra la pietra focaia. In un caso come nell’altro parole che divertendo illuminano.

Quindi i brani di «Casa delle bambole» che Cherubini definisce «spaccato d’una Brescia trasgressi­va che ormai non c’è più». Ogni mese una vignetta di Micio Gatti, tratta dal libro «Fómne», edito dalla Gam. Mensili le annotazion­i di Francesco Alberti; e le curiosità di Inia Belleri (La dominica l’era festa) le acqueforti di Bruno Rinaldi sul tema «Uomini, fatti e luoghi bresciani», i dipinti di Murizio Gottardi, le foto di una Brescia vintage. Infine, qua e là, a spruzzo, nostri modi di dire che non essendo infiniti, purtroppo, sono spesso ben conosciuti. Lunare 2019: operazione riuscita. Da comperare. Dieci euro ben spesi.

 ??  ?? Vintage Una foto della tradiziona­le potatura delle viti che Giovanni Cherubini pubblica nel «Lönare Bressà» del 2019 nella rubrica «Quand sìem contadì»
Vintage Una foto della tradiziona­le potatura delle viti che Giovanni Cherubini pubblica nel «Lönare Bressà» del 2019 nella rubrica «Quand sìem contadì»

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