Corriere della Sera (Brescia)

Manifesti anti discrimina­zione Minacce e insulti a coppia gay

Protagonis­ti della campagna due uomini di Vimercate: «Non ci fermiamo»

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VIMERCATE Offese, minacce, derisioni, allusioni. Da giorni Giorgio Donders e Sergio Sormani sono nel mirino sui social. Insieme da 27 anni e in unione civile da quattro mesi, appaiono in manifesti affissi in decine di strade in Italia: dall’altro ieri a Milano, già da prima a Roma, Torino, Bologna. E anche a Vimercate, dove da vent’anni convivono. Sui manifesti l’immagine principale è sempre la stessa: loro due, vicini, dietro ad un carrello, cambiano le frasi di denuncia. Riprendono, sarcastica­mente, l’immagine scelta in ottobre dalle associazio­ni ProVita e Generazion­e Famiglia per la loro campagna anti utero in affitto: quei cartelloni giganti rappresent­avano due uomini, chiamati genitore uno e genitore due, con un bimbo piangente in un carrello e la frase «due uomini non fanno una madre». A Roma erano stati rimossi tra varie polemiche, poi il gran giurì dell’istituto di Autodiscip­lina pubblicita­ria li ha ritenuti leciti, ma intanto Sergio e Giorgio hanno deciso di prendere posizione contro le due associazio­ni. Mettendoci la faccia e allargando la provocazio­ne a vari aspetti delle discrimina­zioni contro i gay: «Perché il 90 per cento circa delle persone che fanno ricorso alla pratica della maternità surrogata sono eterosessu­ali — commenta Giorgio Donders —. E abbiamo ritenuto ingiusto che le associazio­ni abbiano scelto di affiggere dei manifesti rappresent­anti coppie gay, così da spingere a credere che lo sfruttamen­to dell’utero in affitto sia un gesto crudele da attribuire principalm­ente a noi omosessual­i. Ma le ipocrisie sono più vaste quando si parla di omosessual­ità».

Da qui l’idea poi di rispondere con tre manifesti per stigmatizz­are tre temi differenti. Il primo, con la frase «due palle non fanno un etero»: «Per sottolinea­re la necessità di andare oltre il pregiudizi­o — racconta Sergio Sormani —. Quello, per esempio, secondo il quale alcuni sport o attività lavorative sarebbero “impensabil­i” per chi non è (o non si dichiara) eterosessu­ale». Il secondo manifesto riporta la frase «un pranzo con i parenti non fa Natale»: «È un invito — continua Giorgio — a non relegare l’idea del Natale ad un’unica forma di “rappresent­azione” con famiglie tradiziona­li. Ma scegliere di circondars­i di affetti veri». Il terzo poster «dice che entrare in chiesa non fa fede — conclude Giorgio —; perché’ spesso la frequentaz­ione di luoghi religiosi poco si coniuga con ciò che in quei luoghi si predica».

I manifesti costano, Donders e Sormani stanno cercando sponsor per le affissioni, hanno trovato un anonimo mecenate, ma intanto sui social gli attacchi sono feroci: «Mi viene voglia di buttarvi dentro gli incenerito­ri», «Siete lo skifo della razza umana, merce difettosa avariata che inquina quella parte di società sana», «Maiali anzi vermi suicidati porci». E ancora «Tornerà zio Adolfo e ci penserà lui a fare pulizia, vergogna del genere umano», «Malati terrifican­ti se non siete normali ammazzatev­i», «Continuate a farvi tra voi, può darsi che prima o poi uno dei due rimanga in cinta così nascerà un altro come voi. In alternativ­a andate in Russia li vi sistemano per le feste».

Ma Giorgio e Sergio non hanno intenzione di fermarsi: «Io ho 46 anni — spiega Giorgio —, Sergio 51. Non desideriam­o figli, lavoriamo e abbiamo una vita felice. Ma non ci si può fermare sempre a pensare che, se la propria vita è a posto, va bene cosi. Siamo convinti che sia importante sollevare la questione».

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I fatti● A ottobre ProVita e Generazion­e Famiglia hanno lanciato una campagna di affissioni contro la maternità surrogata● Giorgio Donders e Sergio Sormani (sopra), coppia gay di Vimercate ha risposto con manifesti che fanno la parodia della campagna. Per questo ricevono insulti e minacce
 ??  ?? Parodia Uno dei manifesti con protagonis­ti Giorgio Donders e Sergio Formani. I poster fanno il verso a quelli anti utero in affitto di ProVita
Parodia Uno dei manifesti con protagonis­ti Giorgio Donders e Sergio Formani. I poster fanno il verso a quelli anti utero in affitto di ProVita

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