Grazie al col. Magrini
Credo di non peccare di presunzione nell’affermare che il «grazie» al Colonnello Magrini per il lavoro svolto nella nostra città non sia solo mio, ma di tutti i bresciani. Nel periodo trascorso a capo del Comando provinciale dell’Arma, ha saputo farsi apprezzare per le capacità e la professionalità, unite a un impegno che lo ha portato, assieme ai suoi uomini, a svolgere sempre al meglio un compito non facile. Il territorio bresciano, infatti, in questi anni si è dimostrato un bersaglio privilegiato per vecchie e nuove minacce, tra cui quella del terrorismo. Una sfida che vede i Carabinieri in prima linea con tutti i mezzi e le capacità possibili per garantire la nostra sicurezza e che ha portato a risultati importanti. Credo però che la più grande eredità sia rappresentata dal suo saper coniugare la serietà e il rigore che la divisa impone alla volontà di confrontarsi direttamente con la società civile, soprattutto di “aprire le porte” dell’Arma, avvicinandola al cuore della gente con una presenza e una capacità di ascolto che si è estesa ben oltre i muri delle caserme. La presenza di tante anime di Brescia accanto a quelle istituzionali durante le celebrazioni dell’ultima Virgo fidelis sono la testimonianza più tangibile di un obiettivo raggiunto nel migliore dei modi. Al Colonnello Magrini va riconosciuto inoltre di aver saputo interagire e lavorare di concerto con il Questore Vincenzo Ciarambino e con Colonnello Salvatore Russo della Guardia di Finanza, garantendo alla città di poter contare su vertici di un apparato di sicurezza che nei rispettivi ruoli hanno saputo collaborare giorno dopo giorno, come certamente avrà modo di appurare anche chi lo sostituirà alla guida dei nostri Carabinieri. Nell’augurare al Colonnello Magrini il meglio per il prestigioso incarico che va a ricoprire al Quirinale, sono certa che a Brescia e i bresciani riserverà sempre un posto speciale nei suoi ricordi.