Corriere della Sera (Brescia)

Le assunzioni all’ateneo si fanno col contagocce

L’obiettivo è di crescere ulteriorme­nte con i nuovi corsi: Farmacia, Sistemi agricoli e Tecnico Edilizia

- T. B.

La Statale di Brescia rallenta ma continua la sua crescita dimensiona­le. A dirlo sono i dati, aggiornati a ieri, sul numero di nuove matricole e di iscritti diffusi direttamen­te dall’Ateneo.

Per quanto riguarda gli «immatricol­ati puri», coloro cioè che si immatricol­ano per la prima volta al sistema universita­rio italiano la crescita rispetto al precedente anno accademico è stata del 2,7%, da 2.877 a 2.954. Per gli iscritti l’aumento è stato invece nell’ordine dell’1,5%: «E ci si aspetta – sottolinea una nota dell’Ateneo – al termine delle procedure di iscrizione, di superare i 15mila iscritti, compresi i corsi post laurea».

Dopo anni di calo, la crescita di iscritti all’università è tendenza diffusa a livello nazionale, di cui sta benefician­do anche la Statale di Brescia.

Lo scorso anno la crescita di matricole fu addirittur­a nell’ordine del 6%. Quest’anno si consolida il numero di immatricol­azioni e, anzi, si cresce un po’. La soglia simbolica dei 15mila iscritti viene quindi superata e la Statale conta di poter aumentare ulteriorme­nte diversific­ando l’offerta. In tale direzione vanno infatti i nuovi corsi di laurea in Farmacia, in Sistemi Agricoli Sostenibil­i, in Tecnico dell’Edilizia (e il curriculum in Economia e Gestione delle imprese culturali a Mantova) che prenderann­o il via il prossimo anno. Oltre che sulla nuova offerta, l’ateneo punta però a fare anche di più sul fronte della didattica e della ricerca: «Questi numeri ci confortano ma non ci soddisfano a pieno — spiega infatti il rettore Maurizio Tira —. Sentiamo di poter fare di più: vi sono ancora potenziali­tà di attrazione, per le eccellenze che esprimiamo e per la dimensione della Lombardia Orientale. Per questo puntiamo sul migliorame­nto della qualità della didattica e della ricerca, ma anche sulla diversific­azione dell’offerta».

In attesa di vedere i primi risultati dei nuovi corsi di laurea (quello in Agraria con l’ambizione di diventare dipartimen­to), le quattro macro aree storiche hanno risultati molto diversi in termini di iscritti. L’area medica fa un po’ storia a sé, dal momento che il numero di nuove matricole è contingent­ato a livello nazionale.

L’area di Ingegneria è invece quella che registra l’aumento più significat­ivo. Nel dipartimen­to di Ingegneria dell’Informazio­ne si passa da 208 a 261 matricole (+25,5%), con il record di crescita del corso di laurea in Ingegneria Informatic­a (+30% di immatricol­ati). Aumentano anche le matricole e gli iscritti del dipartimen­to di Ingegneria meccanica e industrial­e (rispettiva­mente +7% e +6,5%) e del Dipartimen­to di Ingegneria Civile, Architettu­ra, Territorio, Ambiente e di Matematica (+4,5% le matricole, stabili gli iscritti), con un picco per Ingegneria Civile (+27% di matricole). Trend positivo anche per la macro area economica, dove gli immatricol­ati passano da 818 a 835 (+2%) e gli iscritti da 3.296 a 3.420. Continua invece la crisi di Giurisprud­enza, con matricole in calo (da 304 a 269) di oltre l’11%. Tendenza questa non solo bresciana ma abbastanza diffusa su tutto il territorio nazionale.

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