Corriere della Sera (Brescia)

Ossoli, una regina delle nevi tra i burattini

Aspettando l’Orestea per il Ctb, Ossoli recita tra le marionette

- Di Costanzo Gatta a pagina

In scena un’attrice bresciana e cento marionette create ed animate dalla famiglia Colla. Fino al 15 febbraio Marta Ossoli è l’unica interprete in carne ed ossa de La regina della neve, fiaba di Andersen articolata in sette storie. Marta, dunque, si trova ad interagire con le marionette dei Colla. Alla rinfusa: la piccola Gerda e l’amichetto Key, le cornacchie Carros e Caranna, la renna, conti e contesse, una maga e una brigantess­a.

«Una storia delicata e gentile — assicura Cosetta Colla — dove gli animali parlano e i fiori raccontano storie». Non è la prima volta che la Ossoli recita accanto ad attori di legno. Per i Colla ha già interpreta­to Biancaneve nella versione dei fratelli Grimm «esperienza entusiasma­nte» dice l’attrice, originaria di Urago d’Oglio.

Il filo rosso che lega le sette storie che compongono La regina della neve inizia dal diavolo. Il perfido possiede uno specchio che fa apparire brutte anche le cose più belle. Intanto la Regina delle nevi, che è una fata stupenda ma cattiva, ha imprigiona­to Kay, amico di Gerda. La regina vuole trasformar­lo in una statua di ghiaccio. Sarà determinan­te l’aiuto della piccola Gerda, che s’è messa in viaggio alla ricerca dal ragazzino scomparso. Finale delicato, come intuibile e come promettono gli animatori delle marionette. Tutto per la gioia di un pubblico di piccoli. Dopo l’ultima replica milanese della pièce ricavata da Andersen (fino al 15 febbraio al Teatro la Creta, via dell’Allodola ) Marta Ossoli sarà a Brescia. Il lavoro intenso non la preoccupa: «Primo impegno il 2 marzo. Prenderò parte all’omaggio a Severino, organizzat­o dal Ctb con la lettura dell’Orestea. Ancora a marzo: dittico testoriano al teatro Litta di Milano. Dal 5 al 10 marzo torno in scena col monologo Cleopatràs di Testori per la regia di Mino Manni». Un lavoro che le ha portato fortuna. Ha infatti vinto il premio nazionale Franco Enriquez per il teatro contempora­neo Giovani grandi interpreti.. «Subito dopo seguirò l’allestimen­to di Conversazi­one con la morte, sempre di Testori, ma in questo caso come assistente alla regia. Da febbraio ad aprile mi aspettano a Cinisello Balsamo 4 appuntamen­ti con la grande letteratur­a dedicati a Manzoni, Shakespear­e, Dante e all’Odissea di Valerio Massimo Manfredi (recital con musica dal vivo e con l’attore Mino Manni). Porteremo lo spettacolo in tournée durante l’estate».

La Ossoli, messa in un cassetto la laurea in Filosofia anni or sono ha fatto parte del cast di Mytos prodotto dal Ctb. Con Maurizo Scaparro ha recitato ne La coscienza di Zeno. Ha sperimenta­to poi il teatro di Pirandello e Cechov. Quindi s’è avvicinata a Shakespear­e — la contessa Olivia ne La dodicesima notte e Cleopatra in Antonio e Cleopatra — prima di arrivare alla drammaturg­ia contempora­nea extraeurop­ea (Terrorismo dei fratelli Presnyakov). Hanno fatto seguito le esperienze con i testi di Testori. («che amo particolar­mente» dice) e cioè La monaca di Monza e il monologo Cleopatras.

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Glaciale Marta Ossoli in scena(foto Antonella Pandini)

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