Corriere della Sera (Brescia)

Camanini Una cacio e pepe da Oscar

- di Maurizio Bertera

Mai avuto dubbi che la Cacio e Pepe in vescica – una delle «genialate» di Riccardo Camanini - fosse un piatto «mondiale». Ma ieri ha ricevuto la certificaz­ione ufficiale nei World Restaurant Awards, sorta di Oscar – anche sul piano spettacola­re, la cerimonia ricorda non poco la notte a Hollywood – che guarda al mondo della cucina in modo diverso. A partire dall’evento, allegro e informale, ospitato negli spazi monumental­i di Palais Brongniart, l’ex Borsa transalpin­a. Lo chef-patron del Lido 84 di Gardone Riviera ha trionfato in una delle 18 categorie create dai fondatori della manifestaz­ione ossia l’italiano Andrea Petrini e l’inglese Joe Warwick (uno degli ispiratori della The World’s 50 Best Restaurant­s): gli «house specials» che in pratica sono i piatti più rappresent­ativi di un locale. A confermare la bravura di Camanini due aspetti: la valutazion­e quasi unanime da parte della giuria e di un gruppo di oltre 100 gourmet da tutto il mondo – tra l’altro donne, per la metà esatta – e il fatto che solo un’altra italiana (d’adozione) quale Lara Gilmore, moglie di Massimo Bottura – abbia ottenuto il riconoscim­ento per la categoria «Pensiero etico». Il suo Food for Soul in effetti è un grande progetto che coinvolge un numero sempre crescente di città del mondo con un duplice obiettivo: il recupero degli avanzi e il sostegno alle persone in difficoltà.

Tornando alla Cacio e Pepe in vescica, l’idea nasce da due capisaldi del pensiero di Camanini: la riscoperta delle ricette antiche, se non antichissi­me – non a caso il magazine del Gambero Rosso lo ha eletto a massimo rappresent­ante della New Ancient Cuisine – e le esperienze in Francia. «La cottura in contenitor­i naturali mi ha sempre attirato, la vescica di maiale è citata da Apicio 2.000 anni fa –spiega lo chef ma l’ha utilizzata pure un innovatore come l’inglese Marco Pierre White, senza dimenticar­e che nella classicità francese il pollo e i volatili sono spesso preparati all’interno di una vescica». La sfida però era realizzare un piatto che non fosse la riedizione di qualcosa già visto e qui Camanini ha avuto, come spesso capita, un’intuizione unica: una pasta italianiss­ima, che soprattutt­o a Roma viene interpreta­ta con leggere differenze tra i cuochi ma senza toccarla nella sostanza. Il risultato della tecnica del cuoco di Lovere è formidabil­e: è una Cacio e Pepe dal sapore originale con il valore aggiunto di un golosità unica e di un amalgama senza pari, per la cottura unitaria degli ingredient­i e non in fasi distinte come nella ricetta più nota. Servita direttamen­te al tavolo, tagliando la vescica davanti ai commensali, è un piatto che dal 2016 fa parte del menu del Lido 84: «Sono felice che piaccia così tanto, pensando a tutte le vesciche che ho buttato per la sperimenta­zione» ricorda con un sorriso. Per il Lido 84, che ha riaperto solo da una decina di giorni, difficile immaginare un inizio della nuova stagione così promettent­e anche se va sottolinea­to che i World Restaurant Awards si riferivano al 2018. Ma siamo certi che i Camanini brothers – mai sottovalut­are il ruolo del fratello Giancarlo nel locale – faranno faville golose anche nei mesi a venire.

 ??  ??
 ??  ?? Il piattoLa «Cacio e pepe in vescica» ideata da Riccardo Camanini, lo chef originario di Lovere che con il fratello gestisce il «Lido 84» di Gardone Riviera, un ristorante considerat­o fra i migliori d’Italia
Il piattoLa «Cacio e pepe in vescica» ideata da Riccardo Camanini, lo chef originario di Lovere che con il fratello gestisce il «Lido 84» di Gardone Riviera, un ristorante considerat­o fra i migliori d’Italia
 ??  ?? La premiazion­e Camanini con il premio (da Facebook)
La premiazion­e Camanini con il premio (da Facebook)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy