Cani e gatti sepolti con il loro padrone Lombardia apripista
Nel loculo pure le ceneri dell’amico a quattro zampe. Tironi: sensibilizzare i Comuni
Cani e gatti potranno essere sepolti insieme ai loro amici a due zampe. È la rivoluzionaria riforma funeraria approvata ieri in Consiglio regionale. Relatrice della proposta la bresciana Simona Tironi: «Ora spero che l’esempio della Lombardia venga seguito da altre Regioni».
Da semplici «carcasse» ad «esseri» degni di essere sepolti in compagnia di chi ha condiviso con loro l’intera esistenza. Non più la discarica come ultima meta del loro viaggio, né un pezzo del giardino di casa, ma una vera e propria tomba in un camposanto: cani e gatti d’ora in poi potranno essere sepolti con il loro amico a ... due zampe. I cimiteri aprono le porte agli animali da compagnia.
E lo fanno grazie alla nuova riforma funeraria approvata ieri in Consiglio Regionale. Una riforma che prevede un paragrafo apposta per la sepoltura degli animali d’affezione e che fa da apripista in tutto il paese. Relatrice ufficiale del pdl 36 sulla riforma dei servizi funebri e cimiteriali la bresciana Simona Tironi, di Forza Italia, vice presidente della Commissione Sanità in Regione e vicesindaco di Travagliato.
«Sono molto orgogliosa — commenta a caldo Tironi dopo l’approvazione e dopo qualche istante di apprensione quando è stato deciso il voto segreto — del fatto che, ancora una volta, la Lombardia faccia da apripista in tutta Italia con un modello innovativo, avanzato e moderno, che rivoluziona in positivo l’intero settore».
L’approvazione di ieri in consiglio regionale è specchio del cambiamento della società, delle nuove abitudini di vita, dei rapporti e dei legami stretti che si creano tra i cani e i gatti e i loro «padroni».
«A Milano sono più numerose le famiglie con un cane di quelle con un bambino — precisa Tironi — quindi abbiamo tenuto conto di quello che la società ci chiede». Già in Lombardia i cani possono entrare ovunque, tranne che nei negozi che vendono prodotti alimentari. «Stiamo permettendo — spiega ancora Tironi — grazie all’assessore Giulio Gallera di entrare in alcuni reparti ospedalieri e negli ambulatori in modo che gli amici a quattro zampe possano trascorrere del tempo con le persone con cui condividono abitualmente le giornate. Quello portato a compimento oggi ci sembrava il passo successivo che andava percorso».
All’ordine del giorno di ieri anche la sensibilizzazione dei Comuni che dovranno adeguare al più presto i loro regolamenti in modo da regolamentare le procedure. «Vogliamo che la tumulazione dell’animale con il suo padrone non comporti costi esorbitanti» prosegue Tironi, quindi va organizzato e pianificato nel modo migliore perché i dipendenti comunali intervengano quando è necessario. E se il cane o il gatto morirà prima del padrone sarà sufficiente conservare le ceneri a casa, in attesa del ricongiungimento definitivo. Il consiglio ha previsto anche la sepoltura congiunta in caso di cappella di famiglia: l’animale verrà sepolto a terra. Per essere sepolti insieme sarà necessario lasciare indicazioni precise. Tironi ha già scelto: a casa ho il mio cagnolino «un bastardino trovatello che è morto a 19 anni, quando sarà il momento torneremo insieme». Ha anche un cavallo, la vicepresidente della commissione Sanità, ma per quello bisogna aspettare ancora un po’. La legge è rivoluzionaria, ma vale solo — per ora — per i piccoli animali da compagnia. Con la speranza che anche altre regioni seguano l’esempio della Lombardia. «La nostra legge fa da apripista — conclude Simona Tironi — vedremo come si comporteranno altre regioni. So chela legge è in via presentazione anche alla Camera».
Tironi
Speriamo che altre regioni seguano l’esempio che abbiamo dato