Ritorna Supernova, ma a Lumezzane
Sfumati i tentativi di ridare vita in città allo Smart Innovation Festival, gli organizzatori di Supernova hanno deciso di trasferirsi a Lumezzane. Al centro dei cinque giorni dell’evento, in programma dal 27 al 31 marzo in un capannone industriale di via Mainone, ci sarà come sempre l’innovazione. Ed allora spazio a talk & workshop realizzati in collaborazione con Talent Garden, Aib, Marketing Arena, Confartigianato e Associazione Artigiani; al ruolo dell’innovazione nella ricerca e le sue conseguenze nei brevetti ad opera del Politecnico di Milano mentre ai Giovani di Aib affidato il compito di presentare alcuni casi di startup. Non mancherà poi un approfondimento sull’innovazione artistica e sulla «creatività & design». Durante tutta la manifestazione, le aziende del territorio racconteranno la loro innovazione attraverso un oggetto e le fotografie verranno esposte in una mostra e costituiranno la base per un museo virtuale aperto al contributo di tutti. «Proporre un festival dell’innovazione a Lumezzane – ha sottolineato il sindaco Matteo Zani - è un’idea che parte da lontano e si fonda su due presupposti. Il primo è che la nostra città ha costruito la propria fortuna e la propria identità sulla capacità dei nostri imprenditori di creare innovazione di prodotto e di processi. Il secondo è che il futuro rappresenta un’opportunità straordinaria di sviluppo e di progresso solo per chi ha la sana ambizione di costruirlo e renderlo concreto già oggi». Un obiettivo condiviso da Alessandro Mininno di Talent Garden: «Per Supernova Lumezzane abbiamo costruito conferenze che parlano di innovazione, raccontata in prima persona da chi la vive: gli imprenditori. Porteremo alcuni nomi importanti per parlare di innovazione e digitalizzazione nel mondo manifatturiero, il ricambio generazionale e la comunicazione delle imprese B2B». Quindi la prima edizione di Supernova Lumezzane vuole essere «spazio di confronto, di incontro, di riflessione attorno ai temi dell’innovazione, rivolto in particolar modo agli imprenditori. Un salotto – ha ricordato Rossana Bossini, assessore alla Cultura -, ma aperto a coinvolgere un pubblico ben più vasto». (r.g.)