Corriere della Sera (Brescia)

Sul pullman del terrore un prof bresciano

Alessandro Cadei, 64 anni, professore di ginnastica di Palazzolo, ha liberato i ragazzi prima di fuggire

- di Luca Bertelli e Wilma Petenzi

Sul pullman del terrore c’era anche un professore bresciano. Alessandro Cadei, 64 anni, originario di Palazzolo, ma da anni residente a Capergnani­ca nel Cremonese, ieri era con i suoi studenti e stava rientrando in classe dopo le ore di educazione fisica in palestra. Ma il conducente del pullman, un cittadino italiano originario del Senegal, li ha tenuti in ostaggio per quaranta minuti, minacciand­o di dare fuoco a tutto. Nel corridoio aveva gettato benzina, panni imbevuti di alcol sono stati messi ai finestrini. «Siamo salvi per miracolo» ha detto il professore che ha aiutato i ragazzi a liberarsi prima di fuggire. È stato tra gli ultimi a scendere, prima che il fuoco divampasse.

Quell’odore di benzina e di alcol, misto alle lacrime dei suoi ragazzi, li ricorderà per sempre. Non se la sente di raccontare la giornata più brutta della sua vita Alessandro Cadei, professore di ginnastica di 64 anni, originario di Palazzolo sull’Oglio, una vita dedicata al basket, ma da diverso tempo residente a Capergnani­ca (Cremona). Ieri mattina, con due classi della scuola media era sul pullman che avrebbe dovuto riportare i ragazzi dalla palestra alla scuola, ma il conducente, il senegalese Ousseynou Sy, (tra i precedente anche una guida in stato di ebbrezza 12 anni fa proprio nel Bresciano, ha cambiato i piani della scolaresca. Ha versato benzina sul corridoio, ha messo gli stracci zuppi di alcol ai finestrini e poi ha macinato chilometri sulla Paullese, costringen­do i due insegnanti e la bidella a bloccare i polsi ai ragazzini. Cadei non se la sente di parlare. «Sono molto provato» dice agli amici. Per ore è stato sentito dalle forze dell’ordine: ha cercato di ricostruir­e tutti i fotogrammi del film dell’orrore vissuto con i suoi allievi: la prigionia, la chiamata di uno studente per chiedere aiuto, l’impatto con i carabinier­i, le fascette strappare, la fuga e poi il fuoco. È stato tra gli ultimi a scendere, appena un istante prima che le fiamme divampasse­ro. Chissà cosa ha pensato in quei lunghi istanti, in quei 40 minuti, mentre il pullman correva verso Milano e l’odore di benzina impregnava abiti e zainetti. «Sono scosso» continua a ripetere. Consapevol­e che ieri poteva essere una tragedia.

 ??  ?? Terrore sul pullman Quel che resta dell’autobus su cui sono stati tenuti prigionier­i i ragazzi; nel riquadro Alessandro Cadei
Terrore sul pullman Quel che resta dell’autobus su cui sono stati tenuti prigionier­i i ragazzi; nel riquadro Alessandro Cadei
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Paura Il bus distrutto dalle fiamme, sopra il professore bresciano Alessandro Cadei

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