Provincia: ora c’è il nodo governabilità
La vicepresidenza a Guido Galperti, campione di preferenze (6.288 voti ponderati)
Da ieri c’è il nuovo consiglio provinciale. Vicepresidente è stato nominato Guido Galperti, record di voti domenica. Il presidente Samuele Alghisi deve affrontare ora il nodo governabilità.
La vicepresidenza del Broletto è stata decisa ieri: la scelta è caduta su Guido Galperti (Pd), avvocato e consigliere in Loggia, campione di preferenze alle elezioni di domenica scorsa con 6.288 voti (ponderati). E se Galperti è un punto fermo per il presidente Samuele Alghisi e la lista «Comunità e territorio», la prossima sfida è costruire una maggioranza che lo sostenga: sette sono i consiglieri dell’area Pd (o civici), l’ottavo voto è quello del presidente, quindi perfetta parità con il centrodestra, che ha conquistato otto seggi. A sbloccare l’impasse potrebbe essere Marco Apostoli. I dem guardano al consigliere della Sinistra ambientalista che aveva sostenuto la corsa del sindaco di Manerbio alla presidenza del dopo-Mottinelli. E ora lo stesso Samuele Alghisi sta considerando l’ipotesi di offrire una delega (all’Ambiente, forse?) ad Apostoli. «Convergenza sui temi e delega vanno insieme» è il ragionamento del numero uno del Broletto. E Apostoli? Forte di tremila voti, di cui quasi mille conquistati all’ombra della Loggia, il consigliere di «Provincia Bene Comune» ha ribadito che la priorità è accordarsi sui tematiche chiave: acqua pubblica, moratoria discariche e depurazione. «Sono i temi che ci interessano, su quelli chiedo convergenza» precisa Apostoli. Che non esclude di accettare una delega, a condizione però di «non entrare in maggioranze variabili» che cambiano a seconda dei temi in discussione. Se la delega costituisce un’opportunità, è però difficile dire adesso come finirà: per alcuni anni, Mottinelli e i dem avevano governato insieme a Forza Italia.
Ora la lista «Comunità e territorio» vuole (e deve) ricompattarsi, soprattutto dopo il caso del riconteggio chiesto da Giovanbattista Sarnico (sindaco di Ospitaletto), che è passato dal primo dei «non eletti» all’ingresso in Broletto. Scalzando Gianmaria Giraudini (Villa Carcina), ormai prossimo al ricorso al Tar. «In circostanze di voto la forma diventa sostanza» fa notare Renato Pasinetti (Lega), sindaco di Travagliato.
A fugare tutti i dubbi e a superare la querelle politica ci ha pensato il presidente della Provincia Samuele Alghisi, che ieri ha precisato: «L’Ufficio Elettorale aveva il dovere di procedere ed il potere di effettuare la verifica dei voti in quanto, prima di procedere alla proclamazione, deve accertare i risultati complessivi». Senza contare poi che anche una circolare ministeriale «riconosce a detto ufficio anche il potere di decidere reclami e contestazioni e correggere errori materiali».
Insomma, il segretario generale, all’inizio finita nel mirino, non ha deciso da sola ma con l’intero ufficio elettorale. E «i controlli effettuati proprio dall’Ufficio Elettorale — ha spiegato Alghisi — hanno dato origine anche ad altri rilievi e rettifiche».
Alghisi L’ufficio elettorale aveva il dovere di procedere e il potere di effettuare la verifica dei voti prima di procedere alla proclamazione