Corriere della Sera (Brescia)

Diede fuoco al centro estetico per vendetta. Cinque in manette

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Da Paliano (Frosinone) a Montichiar­i, pare, per motivi «sentimenta­li». Ma ad attenderlo c’erano pure le forze dell’ordine. E le manette, di nuovo. Incendio, riciclaggi­o e trasferime­nto fraudolent­o di valori: su ordinanza — eseguita dai carabinier­i e dalla Guardia di Finanza — sono finite in manette cinque persone (tre in cella, due ai domiciliar­i) di cui una di origine straniera. L’operazione condotta all’alba tra Brescia, Frosinone, Bari, Roma e Latina, ha visto in campo anche lo Scico delle Fiamme Gialle di Roma e il Ros dell’Arma.

Le indagini sono iniziate il 10 settembre, dall’incendio doloso che distrusse il centro benessere «Il bello delle donne» di Desenzano. Dagli accertamen­ti è emerso che il mandante fosse Francesco Leone, 58enne di Paliano, balzato agli onori delle cronache il 19 novembre 2012, quando fu arrestato (e condannato) perché ritenuto la mente del sequestro di Giuseppe Spinelli, 76 anni, contabile e fedelissim­o di Silvio Berlusconi. Tornato libero nel luglio 2017 dopo sei anni e otto mesi, per gli investigat­ori di «sequestro» ne stava programman­do un altro, con gli amici, ai danni di alcuni esponenti di una società toscana di custodia valori: i suoi caveau avrebbero dovuto diventare bersaglio di una rapina. E ci sarebbe sempre lui dietro al rogo di Desenzano, lui che pare fosse «legato» a una dipendente del centro — romena, con cui si sarebbe incontrato in questi giorni — la quale avrebbe avuto alcuni screzi con i titolari. Da qui le fiamme, «per vendetta». Il 58enne avrebbe organizzat­o tutto con i complici, chiamando gli autori materiali dell’incendio da Paliano. Gli altri due avrebbero trasferito i valori e riciclato ingenti somme nelle sue disponibil­ità. Sotto sequestro 4 immobili, 2 conti correnti postali e una Mercedes, armi, munizioni e soldi.

L’attività di carabinier­i e Finanza avrebbe dimostrato una «fiorente e attuale progettual­ità criminale», mirata alla reiterazio­ne di incendi e danneggiam­enti a concession­ari d’auto dettati proprio dalla vendetta. (m.rod.)

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Le indagini L’ordinanza è stata emessa dal gip di Brescia ed eseguita anche nelle province di Roma, Frosinone, Bari e Latina. In tre sono in carcere, per due sono scattati invece agli arresti domiciliar­i

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