«Accoglienza, così è migliorata la sua gestione»
I migranti e i «problemi risolti sulla gestione dell’accoglienza», ma anche l’ambiente e un pensiero alla piccola Iushra. Ecco i temi del bilancio di fine mandato del prefetto, Annunziato Vardé.
Il cambio della guardia sarà martedì, quando in città arriverà Attilio Visconti e l’attuale prefetto andrà a Potenza, sua nuova destinazione, come stabilito un paio di settimane fa dal Consiglio dei ministri nell’ambito di un periodico movimento di prefetti che ha riguardato circa una trentina di posizioni. Originario di Nicotera (Vibo Valentia), 58 anni, Annunziato Vardè era prefetto di Brescia dal 29 maggio 2017. Dopo aver salutato le autorità e le istituzioni nella giornata di mercoledì («una vasta partecipazione e tante parole di apprezzamento che mi hanno colpito») ieri Vardè ha voluto fare anche un bilancio della sua permanenza in città.
«Come ho già avuto modo di dire lascio con dispiacere questa provincia — ha ribadito — non avevo chiesto di venire, avevo accettato ben volentieri, e non ho chiesto di andare via». Nel resoconto delle cose fatte una sottolineatura è stata fatta sul fronte migratorio e la gestione dei flussi: «Quando sono arrivato a Brescia, oltre a quelli negli Sprar, c’erano più di tremila immigrati nei centri di accoglienza straordinaria. Oggi sono 1.567. In questi mesi abbiamo risolto tanti problemi, siamo riusciti a selezionare i gestori, abbiamo eliminato le situazioni meno affidabili, abbiamo sottoscritto protocolli per far fare agli immigrati lavori di pubblica utilità. La caserma Serini a Montichiari, di cui tanto si parlava, pochi giorni fa è stata restituita all’Agenzia del Demanio». Preoccupazione per il nuovo bando (che scadrà fra una decina di giorni) sull’accoglienza e le norme molto più restrittive, con relativo taglio delle risorse? «Ritengo che ci sarà una risposta sufficiente, anche per il fatto che il numero di immigrati è drasticamente diminuito. I soggetti impegnati nell’accoglienza hanno una sensibilità elevata e non faranno venire meno il loro impegno. Stanno facendo le loro rimostranze ma alla fine credo che prevarrà il buon senso».
Altri temi che sono aperti? «Sul fronte ambientale c’è stata un’ottima sinergia, e una puntuale informazione concordata con l’Ats in occasione degli episodi di legionella. L’auspicio è che proseguano le iniziative e che possa proseguire anche l’attività di monitoraggio del fiume Chiese».
Un pensiero di Annunziato Vardè va anche a Iushra Gazi, la ragazzina di dodici anni, affetta da autismo, scomparsa la scorsa estate sull’Altopiano di Cariadeghe, a Serle: «Resta il rammarico per non essere riusciti a trovarla. Abbiamo fatto tutto il possibile ma purtroppo l’esito non è stato positivo. Ribadisco la mia vicinanza alla famiglia, che ho incontrato più volte, e che so sta soffrendo ancora molto».
Nel bilancio delle attività svolte in questi mesi Vardè ha ricordato poi le iniziative di prevenzione dello spaccio nelle scuole, il protocollo con enti e istituzioni per ridurre l’incidentalità stradale, l’aumento della videosorveglianza e i progetti portati avanti insieme alle forze di polizia per migliorare la pubblica sicurezza.
Cosa porterà con sé di Brescia? «Sicuramente il sostegno e il grande affetto ricevuti. Insieme alla bellezza di questa città e provincia, una delle più industrializzate d’Europa, piena di potenzialità e molto efficiente nell’offerta di servizi».