Corriere della Sera (Brescia)

Ubi: i fondi non presentano una loro lista

-

La mezzanotte del 22 marzo ha chiarito che il nuovo cda di Ubi, il primo monistico della storia della banca, non annovererà esponenti dei fondi di investimen­to e sgr (Assogestio­ni). La componente azionaria che veleggia ben oltre il 50% del capitale sociale della banca non ha formalizza­to alcuna candidatur­a. All’ultima ora utile per l’inoltro di una seconda compagine per l’assemblea del prossimo 12 aprile la casella di posta certificat­a di Ubi è rimasta vuota. Erano stati ipotizzati tre, anche quattro nominativi, tra le riconferme delle due consiglier­e Patrizia Giangualan­o e Paola Giannotti, mentre era spuntata l’indisponib­ilità di Giovanni Fiori e in pole era stato messo il nome di Corrado Gatti, professore universita­rio. In aggiunta, era corsa voce di un quarto nome per una lista che, per essere validament­e formalizza­ta, avrebbe dovuto essere rappresent­ativa dello 0,5% del capitale sociale della banca. Sulla mancata presentazi­one di una loro lista non si sono registrate prese di posizione ufficiali. Di fatto, questo accende le 15 poltrone del cda che saranno occupate in toto dall’unica lista, espression­e del Patto di Consultazi­one a trazione Bergamo-Brescia-Cuneo. Le tre quote rosa, nella seconda sotto-lista del Comitato per il Controllo sulla Gestione, da semplici outsider di completame­nto si troveranno a far parte di un organo che ha un oneroso carico di incombenze.

Resterà da capire nel medio termine la strategia dei fondi di investimen­to. Disinteres­sati al comando della macchina, per loro stessa ammissione, ma dentro i meccanismi di gestione, questa volta rimasti inspiegabi­lmente fuori. (d.t.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy