Corriere della Sera (Brescia)

Velodromo, la riapertura a fine estate

Chiuso da mesi per infiltrazi­oni d’acqua. Sarà il Coni a gestire l’appalto. Lavori per un milione

- Luciano Zanardini

«Si avvicina una nuova stagione per il Velodromo». Sono queste le parole con cui Mario Fraccaro, il sindaco di Montichiar­i, ha concluso la conferenza stampa che segna un punto di svolta nella storia dell’impianto chiuso, per questioni di sicurezza, dalla scorsa estate a causa delle infiltrazi­oni d’acqua. Si raccolgono i primi frutti dei tavoli tecnici che hanno visto la partecipaz­ione del Comune, della Provincia, della Regione, della Federazion­e ciclistica e del Coni. Sarà lo stesso Coni ad appaltare i lavori per evitare ulteriori lungaggini burocratic­he. Tra settembre e ottobre diventerà nuovamente agibile. Sono stati stimati 770mila euro per la copertura e 280mila per la rilegatura della pista. La Federazion­e con il vicesegret­ario Paolo Pavoni ha ribadito, soprattutt­o in chiave olimpica, l’importanza strategica del Velodromo, «l’unico al coperto in Italia. Stiamo seguendo la costruzion­e di Treviso, ma le due realtà non andranno in conflitto, anzi permettera­nno un ulteriore sviluppo del ciclismo su pista che ci sta dando grandi soddisfazi­oni».

La struttura è costata cinque milioni ai cittadini di Montichiar­i e quattro alle casse della Provincia. Preoccupa la situazione esterna data la vulnerabil­ità di fronte all’evenienza di abbondanti nevicate. Servirà, quindi, una seconda convenzion­e con altre risorse da mettere sul tavolo, anche se il «Comune ha già dato» come ha sottolinea­to il sindaco. Il Broletto, seppur nella veste di Casa dei Comuni e quindi con un contributo minimo, vuole essere della partita. «Non abbiamo una competenza specifica – afferma il consiglier­e Filippo Ferrari – ma vogliamo fare la nostra parte. Ci compliment­iamo con il Comune per l’opera di cucitura di questi mesi e per il fatto che si è sobbarcato gli oneri (120mila euro) della progettazi­one». Ora la palla, come è stato ripetuto, passa alla Regione. Saranno necessari (impossibil­e individuar­e i tempi senza sapere i capitali a disposizio­ne) il consolidam­ento interno (circa 500 mila euro) e il rifaciment­o del look esterno («non è un bel biglietto da visita» Fraccaro dixit). Per la seconda convenzion­e si chiederà un intervento diretto del Pirellone. Le prove di carico dei materiali saranno effettuate direttamen­te dal Coni: «Se dopo 10 anni, ci troviamo a mettere le mani, è innegabile – spiega l’ingegnere Emiliano Curi – che ci sono stati degli errori tecnici». Sarà indispensa­bile programmar­e anche l’adeguament­o antisismic­o. Tra le molte cose da fare, ci sono, inoltre, l’abbattimen­to delle barriere architetto­niche e la revisione del parterre: non permette la realizzazi­one di concerti o eventi. Sì, perché l’altro capitolo da affrontare è quello della gestione, oggi, per ammissione di Fraccaro, «poco sostenibil­e». Ma questo è un altro capitolo della vicenda.

 ??  ?? Velodromo Presto tornerà competitiv­o
Velodromo Presto tornerà competitiv­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy