Chailly, viaggio nei luoghi di san Paolo VI
Il maestro a Concesio in attesa del concerto
In attesa del concerto straordinario per la canonizzazione di Paolo VI, in programma il 30 maggio al Grande per il Festival Pianistico, ieri il maestro Riccardo Chailly ha visitato la casa natale del Pontefice.
Visibilmente emozionato, ieri pomeriggio, il maestro Riccardo Chailly ha visitato la casa natale di san papa Paolo VI in compagnia della moglie. Con lui era Piercarlo Orizio, direttore del Festival Pianistico. Tutto suo il merito di averlo invitato al Grande per dirigere la messa che Chailly padre — il grande Luciano — scrisse in onore del pontefice. Guida d’eccezione Fausto Montini, figlio di Lodovico, fratello maggiore del Santo. E ancora: don Angelo Maffeis presidente dell’istituto Paolo VI e Giovan Maria Seccamani presidente di Arte e Spiritualità. Breve visita: il tempo di assaporare le atmosfere vissute dal bimbo futuro papa. In precedenza Chailly aveva ammirato le opere d’arte donate al pontefice, commentando da intenditore i pezzi di gran pregio. Accurata la visita nella elegante galleria sorta dove un tempo erano le vigne ed il frutteto dei Montini.
Commuove sempre trovarsi a Concesio nella via Rodolfo, dove nel 1897, nacque un Santo. Era venuta la fine dell’estate. Giorgio Montini poiché la moglie Giuditta era al nono mese di gravidanza, per prudenza preferì che si fermasse nella casa di campagna. Venne la sera del 26 settembre — una domenica — e poco prima delle dieci, s’affacciò al mondo il piccolo Giovan Battsta. Pesava tre chili e mezzo. Quattro giorni dopo, nella parrocchiale dedicata a Sant’Antonino venne battezzato con i nomi di Giovan Battista, Enrico, Antonio Maria. Il primo nome ricordava lo zio arciprete a Sarezzo e il nonno materno, il secondo era un omaggio al padrino, avvocato Enrico De Manzoni. Devozionali gli ultimi due nomi. In famiglia per tutti era semplicemente «Battistino».
La visita di Riccardo Chailly precede il concerto straordinario per la canonizzazione che il Festival Pianistico Internazionale ha fissato per il giorno successivo alla memoria liturgica di San Paolo VI. Giovedì 30 maggio, al Grande, Riccardo Chailly dirigerà la Missa Papae Pauli per coro a sei voci ed orchestra. Suo padre Luciano, morto nel 2002, compose questa opera di 23 minuti nel 1964. Ispirato dal viaggio di Paolo VI in Terra Santa, sentì il desiderio di riversare in musica le emozioni provate pensando il papa nei luoghi di cristo. Tre anni dopo — febbraio 1967 — a Parigi, la prima esecuzione e un mese dopo, a Roma, con l’orchestra della Rai. Il 12 aprile 1967 Luciano Chailly, in Vaticano, donò a San Paolo VI la registrazione del concerto. Riccardo, oggi direttore musicale scaligero, al tempo, era un ragazzo quindicenne.