Del Bono: «Bandiremo la plastica negli uffici e alle feste»
«Questa generazione deve sentirsi libera di spingerci a fare scelte sempre più coraggiose. Compresa la riduzione dell’uso della plastica». È l’impegno che il sindaco di Brescia si è preso ieri, in piazza Paolo VI, mentre tremila giovani affluivano vicino al Duomo per la seconda marcia per il clima.
Il Comune potrebbe presto impegnarsi con un atto formale per mettere al bando la plastica monouso, fatta di centinaia di bottigliette dell’acqua, bicchierini del caffè e del té, ma anche stoviglie e posate alle feste estive. «Stiamo maturando questa decisione — dice Del Bono — andremo al prossimo Consiglio comunale con una mozione unitaria, così che le feste popolari dovranno bandire la plastica monouso». E in parallelo si lavora per fare la stessa cosa «dentro gli uffici comunali». Una proposta che la maggioranza intende fare propria, partita su sollecitazione del Movimento 5 stelle. Agli atti risulta infatti una mozione del consigliere Guido Ghidini protocollata in data 28 marzo, dove si ricorda che «appena il 14-18% del materiale plastico mondiale deriva da plastica riciclata». Sempre sulla rivista scientifica Science Advance emerge che «circa la metà della quantità di plastica prodotta annualmente viene impiegata per produrre articoli monouso o imballaggi che vengono buttati entro l’anno». C’è un problema di quantità e di sostenibilità della plastica che ha spinto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa a lanciare la campagna «plastic free», in modo da incentivare tutte le istituzioni a mettere in campo azioni concrete per trovare alternative a questo materiale derivato dal petrolio. Soprattutto per l’usa e getta. «Abbiamo preso quella mozione come esempio — ricorda Ghidini — poi settimana scorsa ci siamo trovati con l’Ufficio di presidenza», dove siedono i consiglieri Franceschini (Pd) e Paparazzo (Pd). Sono stati condivisi alcuni emendamenti, in modo da trovare «un punto comune. È bene che questa battaglia — dice Ghidini — sia condivisa da tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza». L’idea è partire subito con azioni concrete, che significa preferire imballaggi e stoviglie compostabili alle sagre popolari, ma anche sostituire le bottiglie dell’acqua degli uffici comunali con caraffe, borracce o bottiglie di vetro a rendere. E coinvolgere la Camera di commercio per sensibilizzare anche le attività private, come i bar. (m.tr.)