Corriere della Sera (Brescia)

Ribaltone politico

Finisce un’«era» per Orzinuovi, Concesio, Rezzato, Botticino e Iseo

- Di Pietro Gorlani

Il centrodest­ra a trazione Lega ha sfilato diverse «roccaforti» al centrosini­stra, cambiando la geopolitic­a della provincia.

I ballottagg­i a Montichiar­i e Lumezzane e la sconfitta per una manciata di voti a Chiari non permettono di parlare di vittoria «eclatante». Ma è innegabile che il centrodest­ra a trazione Lega abbia sfilato diverse «roccaforti» al centrosini­stra, cambiando di fatto la geografia geopolitic­a della provincia. È il caso di Orzinuovi, Concesio, Calvisano, Iseo, Rezzato, Botticino, Rodengo Saiano, San Gervasio, Mairano, per uno o più mandati in mano a civiche vicine ai dem. Centrodest­ra che ha fatto tesoro di quanto gli era accaduto un anno fa, quando la «frammentaz­ione» era costata cara a Manerbio, Toscolano Maderno e Ospitalett­o, dove aveva avuto la meglio il centrosini­stra. Un errore commesso a questo giro ad Orzinuovi, dove il centrosini­stra si è spaccato in due (da una parte Fiorenza Gardoni dall’altra l’ex sindaco Ambrogio Paiardi) servendo su un piatto d’argento la netta vittoria al senatore di Fratelli d’Italia Giampietro Maffoni (appoggiato da tutto il centrodest­ra).

Certo, il centrosini­stra ha confermato paesi importanti come Breno, Gardone Valtrompia, Leno, Castenedol­o, Castegnato, Borgo San Giacomo, Sarezzo, Sellero e Verolavecc­hia, dove il buon operato degli amministra­tori locali è stato riconosciu­to dai loro concittadi­ni ed ha pesato di più dell’«effetto Salvini» e del traino delle Europee. Ma in termini numerici i risultati ottenuti dai candidati del centrodest­ra arrivano a picchi di consenso bulgari: basti pensare alla performanc­e del leghista Stefano Dotti a Verolanuov­a (ha preso oltre l’ 85 per cento dei consensi) o di Maria Teresa Vivaldini di Noi con l’Italia Pavone Mella (vicina al 72%). Centrodest­ra che può anche permetters­i di dividersi ancora a Salò, Carpenedol­o e Sirmione dove hanno vinto comunque sindaci vicino a Forza Italia.

Il centrosini­stra perde per una manciata di voti Rezzato (184 voti di scarto), comune che governava da 25 anni. Cede al centrodest­ra anche Iseo, governato per due mandati da Riccardo Venchiarut­ti. Perde in modo netto Concesio (quasi il 20% di stacco) dove ha certamente aver pesato l’inchiesta in corso della Procura, che contesta ad un tecnico comunale di aver pilotato diversi appalti. I risvolti giudiziari hanno influito anche sul risultato di Rodengo Saiano. Ma sanguina la sconfitta di Gianpaolo Turini a Calvisano che in questi 5 anni si è impegnato molto sul fronte ambientale (si stanno finalmente realizzand­o acquedotto e depuratore): i suoi compaesani gli hanno preferito il vecchio sindaco Angelo Formentini. A Mairano Filippo Ferrari (consiglier­e provincial­e delegato) è stato battuto in modo sostanzios­o nonostante ci fossero due liste di centrodest­ra. Cambio epocale anche a Berlingo, il paese ecologicam­ente virtuoso amministra­to dal compianto Dario Ciapetti e poi da Cristina Bellini (il comune era commissari­ato perché un anno fa non si raggiunse il quorum).

Il centrosini­stra si «consola» sfilando al centrodest­ra il comune di Dello (che però non correva con i simboli di partito) e Pisogne ma sulla carta oggi amministra solo settanta comuni su 205. Assai infelice la performanc­e dei 5 Stelle: si sono presentati solo in cinque comuni (Sirmione, Montichiar­i, Paderno, Gardone VT, Concesio) ma solo a Gardone riesce a superare il 10 per cento.

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Gli elettori hanno premiato la politica del segretario della Lega Matteo Salvini, il centrosini­stra ha perso alcune roccaforti
Ai seggi Gli elettori hanno premiato la politica del segretario della Lega Matteo Salvini, il centrosini­stra ha perso alcune roccaforti

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