Ribaltone politico
Finisce un’«era» per Orzinuovi, Concesio, Rezzato, Botticino e Iseo
Il centrodestra a trazione Lega ha sfilato diverse «roccaforti» al centrosinistra, cambiando la geopolitica della provincia.
I ballottaggi a Montichiari e Lumezzane e la sconfitta per una manciata di voti a Chiari non permettono di parlare di vittoria «eclatante». Ma è innegabile che il centrodestra a trazione Lega abbia sfilato diverse «roccaforti» al centrosinistra, cambiando di fatto la geografia geopolitica della provincia. È il caso di Orzinuovi, Concesio, Calvisano, Iseo, Rezzato, Botticino, Rodengo Saiano, San Gervasio, Mairano, per uno o più mandati in mano a civiche vicine ai dem. Centrodestra che ha fatto tesoro di quanto gli era accaduto un anno fa, quando la «frammentazione» era costata cara a Manerbio, Toscolano Maderno e Ospitaletto, dove aveva avuto la meglio il centrosinistra. Un errore commesso a questo giro ad Orzinuovi, dove il centrosinistra si è spaccato in due (da una parte Fiorenza Gardoni dall’altra l’ex sindaco Ambrogio Paiardi) servendo su un piatto d’argento la netta vittoria al senatore di Fratelli d’Italia Giampietro Maffoni (appoggiato da tutto il centrodestra).
Certo, il centrosinistra ha confermato paesi importanti come Breno, Gardone Valtrompia, Leno, Castenedolo, Castegnato, Borgo San Giacomo, Sarezzo, Sellero e Verolavecchia, dove il buon operato degli amministratori locali è stato riconosciuto dai loro concittadini ed ha pesato di più dell’«effetto Salvini» e del traino delle Europee. Ma in termini numerici i risultati ottenuti dai candidati del centrodestra arrivano a picchi di consenso bulgari: basti pensare alla performance del leghista Stefano Dotti a Verolanuova (ha preso oltre l’ 85 per cento dei consensi) o di Maria Teresa Vivaldini di Noi con l’Italia Pavone Mella (vicina al 72%). Centrodestra che può anche permettersi di dividersi ancora a Salò, Carpenedolo e Sirmione dove hanno vinto comunque sindaci vicino a Forza Italia.
Il centrosinistra perde per una manciata di voti Rezzato (184 voti di scarto), comune che governava da 25 anni. Cede al centrodestra anche Iseo, governato per due mandati da Riccardo Venchiarutti. Perde in modo netto Concesio (quasi il 20% di stacco) dove ha certamente aver pesato l’inchiesta in corso della Procura, che contesta ad un tecnico comunale di aver pilotato diversi appalti. I risvolti giudiziari hanno influito anche sul risultato di Rodengo Saiano. Ma sanguina la sconfitta di Gianpaolo Turini a Calvisano che in questi 5 anni si è impegnato molto sul fronte ambientale (si stanno finalmente realizzando acquedotto e depuratore): i suoi compaesani gli hanno preferito il vecchio sindaco Angelo Formentini. A Mairano Filippo Ferrari (consigliere provinciale delegato) è stato battuto in modo sostanzioso nonostante ci fossero due liste di centrodestra. Cambio epocale anche a Berlingo, il paese ecologicamente virtuoso amministrato dal compianto Dario Ciapetti e poi da Cristina Bellini (il comune era commissariato perché un anno fa non si raggiunse il quorum).
Il centrosinistra si «consola» sfilando al centrodestra il comune di Dello (che però non correva con i simboli di partito) e Pisogne ma sulla carta oggi amministra solo settanta comuni su 205. Assai infelice la performance dei 5 Stelle: si sono presentati solo in cinque comuni (Sirmione, Montichiari, Paderno, Gardone VT, Concesio) ma solo a Gardone riesce a superare il 10 per cento.