Al Carmine regge la sinistra
Al Carmine, il quartiere più multietnico d’Italia con cento diverse nazionalità, il Pd e il centrosinistra reggono.
In mezzo a una provincia tutta colorata di verde, in mezzo a un Nord Italia colorato di verde (Emilia Romagna compresa), in una città nella quale la Lega diventa primo partito per la prima volta, c’è una enclave che resiste. È il Carmine, uno dei quartieri più multietnici d’Italia con le sue cento nazionalità e dove la percentuale di stranieri sfiora il 40% della popolazione. Ebbene, proprio in questo quartiere, teatro della movida nel fine settimana, di negozi di artigianato diffuso, il centrosinistra supera ampiamente il 50% e arriva al 61% nella sezione 913, dove votano gli abitanti di contrada Carmine, via Marsala, via Mameli. Qui il Pd prende il 45%, i verdi superano lo sbarramento del 4%, la sinistra sale al 5% e PiùEuropa si inerpica fin quasi al 7%. Messi assieme, in una coalizione teorica (assai litigiosa probabilmente) sfondano quota 60%. E così, quasi, accade negli altri seggi di via Nino Bixio, quelli delle scuole Calini, dove le percentuali si muovono tra il 52 e al 55%. In questi seggi la Lega di Salvini è sempre seconda, in un caso addirittura sotto il 20%. Nei seggi di via Nino Bixio il partito animalista ha più consensi di Forza Nuova e CasaPound. Non è molto, ma da qualche parte il centrosinistra dovrà pur ripartire. (t.b.)