Appalti pilotati A processo sindaco e vice
Sarà a giudizio il 20 aprile il sindaco di Paspardo, Fabio De Pedro, insieme alla sua vice, Caterina Dassa e all’assessore all’Urbanistica Aristide Salari. Per tutti l’accusa è di turbativa del procedimento amministrativo per la scelta dei contraenti.
Sarà a giudizio il 20 aprile dell’anno prossimo il sindaco di Paspardo, Fabio De Pedro, insieme alla sua vice, Caterina Dassa e all’assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Servizi cimiteriali, Aristide Salari. Per tutti l’accusa è di turbativa del procedimento amministrativo per la scelta dei contraenti. Secondo quanto ricostruito dal pm Ambrogio Cassiani gli amministratori avrebbero pilotato gli appalti per la realizzazione di alcune opere pubbliche. Aggiudicazioni senza gare per favorire aziende amiche. Nei fatti, per la pubblica accusa, sarebbero stati «spacchettati» appalti per quasi 250 mila euro in lotti da 40 mila euro. La semplificazione burocratica non contravviene alla legge. Tuttavia è essenziale che gli interventi assegnati non siano collegati tra loro. A Paspardo, invece, i lavori, suddivisi in diversi blocchi, riguardavano la riqualificazione energetica del palazzo municipale – l’intero bando era finito al vaglio della Procura. Un illecito, secondo quanto emerso durante le indagini, mirato ad ottenere consenso politico, ma che aveva fatto scattare le manette per il sindaco, finito ai domiciliari ai primi di novembre e poi, dopo 8 giorni di restrizioni, rimesso in libertà. Contemporaneamente era scattata la sospensione dalle funzioni, emessa dal Prefetto, in base alla Legge Severino, e poi rientrata con la revoca dei domiciliari decisa dal tribunale del Riesame. Nessun provvedimento per i suoi collaboratori che però ieri si sono visti rinviare a giudizio con De Pedro. Gli imputati hanno sempre sostenuto di aver agito in buona fede. (l.g.)