Turboden accelera grazie alle commesse in America, Ue e Africa
L’approdo a nuovi mercati e una intensa attività di ricerca e sviluppo fanno tornare in positivo i conti della Turboden dopo due anni di flessione. Il cda dell’azienda bresciana nel portafoglio della giapponese Mitsubishi Heavy Industries ha infatti approvato il bilancio dell’anno fiscale 2018 (dal primo aprile 2018 al 31 marzo 2019) che mette nero su bianco un volume di produzione di 65,6 milioni di euro con un aumento sull’anno precedente di 18 punti percentuali. Gli impianti geotermici di grandi dimensioni che sono stati avviati a fine 2018 negli Stati Uniti e in Croazia hanno infatti contribuito a sistemare i conti. Così come le recenti commesse acquisite in El Salvador, Kenya e Francia fanno guardare al futuro con ottimismo. «La creatività e la velocità di reazione italiana unita alla dedizione e all’affidabilità giapponese — ha sottolineato l’ad Paolo Bertuzzi — ci hanno permesso di rispondere alle nuove richieste del mercato». Se poi si aggiunge il lancio di nuovi prodotti come lo Steam&Power, una soluzione tecnologica per la cogenerazione ad alta efficienza in processi con un’elevata richiesta di vapore rispetto all’energia elettrica, o come le pompe di calore di grossa taglia o ancora gli espansori di gas naturale, la strategia dell’azienda è ben definita. Ed è in questo contesto che Turboden ha definito una collaborazione tecnologica e commerciale con Siemens per realizzare soluzioni per la produzione elettrica con cicli combinati in Paesi in via di sviluppo.