Corriere della Sera (Brescia)

Bancarotta milionaria: in due nei guai

L’assessore Gallera: «Due ambulatori in Statale. Andateci, è l’unico modo per contrastar­e queste malattie acute»

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Da Catania a Brescia per «trasferire» illecitame­nte capitali milionari. La Guardia di Finanza ha eseguito due misure cautelari nei confronti di altrettant­i imprendito­ri, già ai vertici di una società di Paternò fallita nel 2017. A loro sono riconducib­ili aziende nel bresciano nelle quali facevano confluire soldi svuotando le casse dell’impresa in dissesto.

Non solo onorarne la memoria, ma fare il possibile quantomeno per evitare accada di nuovo una simile tragedia. È pensando alla morte di Veronica Cadei, studentess­a 19enne di casa a Villongo al primo anno in Cattolica stroncata da una meningite fulminante, che l’assessore regionale Giulio Gallera — a margine dell’inaugurazi­one dell’anno accademico della Humanitas University — annuncia: «Apriremo due ambulatori all’università di Brescia per consentire a tutti gli studenti che lo desiderano di vaccinarsi, nelle prossime settimane». Gratuitame­nte, o contribuen­do a parte delle spese (poche decine di euro). Niente interminab­ili liste d’attesa o ricerca spasmodica del primo ambulatori­o disponibil­e. I ragazzi potranno sottoporsi al vaccino prima o dopo le lezioni, in sede alla Statale. Quelli che sono stati a contatto con Veronica, in Cattolica (come i colleghi e clienti del bar in cui lavorava nei weekend a Sarnico o i famigliari) sono già stati sottoposti a profilassi.

Sarà più semplice di quanto gli studenti pensino. Potranno vaccinarsi contro la meningite «senza chiamate, senza — appunto — liste d’attesa, ma sempliceme­nte recandosi sul posto in alcuni determinat­i giorni che comunicher­emo all’università», spiega Gallera. Che aggiunge: «È un’offerta in più, visto ciò che è successo diamo la possibilit­à di un accesso veloce per potersi vaccinare a tutti gli studenti». Anche se Veronica non tornerà. La famiglia chiede chiarezza, dal canto suo, l’assessore, confida nel lavoro della magistratu­ra: «Aspettiamo con serenità le indagini e gli approfondi­menti, mi sembra un atto dovuto». E lo è, in effetti. «La meningite è una malattia che si contiene proprio con le vaccinazio­ni», da qui l’appello: «Invitiamo tutti a vaccinarsi, anche gli adulti». E allora «fatelo», ribadisce Gallera, perché «è l’unico modo che abbiamo per contrastar­e queste malattie fulminanti».

I numeri dicono che, ogni anno, tra le 20 e le 30 persone vengono colpite da meningite: dalle 10 alle 15 non ce la fanno. Quattro, nel 2019, i casi di meningite da meningococ­co, come quello di Veronica. (m.rod.)

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Regione L’assessore Giulio Gallera

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