Spal-Brescia Cercasi riscossa
Domenica con la Spal il Brescia gioca la sfida salvezza. L’allenatore lavora sulla «testa»
Spal-Brescia di domenica è una sfida salvezza. Corini sta lavorando sulla testa dei suoi e cerca una chiave un gamechanger.
Se dovesse esistere il tasto reset, molto probabilmente Eugenio Corini non esiterebbe a premerlo, non tanto per cancellare quanto avvenuto finora, ma piuttosto per poterlo migliorare. Sia l’allenatore del Brescia che il presidente Massimo Cellino hanno deciso di dimenticare gli errori e le incomprensioni del passato per riprendere una missione iniziata nel modo sbagliato, dato che alla quindicesima giornata di Serie A, le Rondinelle si trovano a guardare dal basso verso l’alto la classifica e a fare i conti con qualche rimpianto di troppo.
A due giorni dalla partita contro la Spal, autentico scontro salvezza che si giocherà domenica pomeriggio a Ferrara, il nuovo (e allo stesso tempo vecchio) allenatore del Brescia cerca il cosiddetto «game-changer», la svolta in grado di cambiare tutto.
Finora, il bilancio è decisamente negativo e i numeri lo testimoniano in tutto e per tutto. Le Rondinelle sono l’unica compagine del campionato ad aver totalizzato zero punti dopo essere passata in svantaggio: di fatto, quando subisce un gol la squadra fatica a reagire. A lungo andare, la sfortuna si trasforma in fragilità e i crolli (prima mentali che fisici) avuti nelle gare contro Torino, Roma e Atalanta ne sono il perfetto affresco. Un altro dato sottolinea le difficoltà nell’avere una reazione: nelle tredici partite finora disputate, nessuno dei trentotto cambi operati da Corini (ventinove) e Grosso (nove) ha portato a un gol. La panchina non riesce a incidere a gara in corso e le dieci reti segnate finora sono arrivate da giocatori scesi in campo dal primo minuto. Le due statistiche sottolineano lo stesso problema, riconducibile a due termini tanto abusati nel lessico calcistico: autostima e fiducia. Già, perché se vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a perdere.
E di fronte a un male apparentemente semplice da diagnosticare serve una soluzione elaborata. Per questo motivo Corini sta lavorando sulla testa dei suoi ragazzi con l’obiettivo di ritrovare la serenità e l’entusiasmo che hanno caratterizzato la scorsa stagione e le primissime battute di quella corrente. A differenza di quanto trapelato ieri, Mario Balotelli prenderà parte alla trasferta di Ferrara. Il giocatore ha interrotto l’allenamento di ieri con quindici minuti d’anticipo per dedicarsi alla terapia e curare una leggera forma di lombosciatalgia, ma la sua presenza non è in dubbio. Se dovesse esistere un tasto reset, probabilmente Corini vorrebbe premerlo. In assenza di soluzioni fantascientifiche, è il lavoro quotidiano l’arma scelta dal tecnico.