I campioni di vita in cattedra
500 studenti con Oney Tapia, Federica Maspero, Panatta e Lucchetta
A tu per tu con i campioni per comprendere a pieno i valori dello sport che è sì forma fisica, ma anche forza di volontà, coraggio e fiducia in se stessi. Ieri mattina erano oltre 500 gli studenti di sette istituti superiori bresciani che si sono ritrovati nell’auditorium del Liceo Leonardo ad ascoltare imprese agonistiche e personali per voce di Oney Tapia, medaglia d’argento agli ultimi mondiali paralimpici di Dubai nel lancio del disco per non vedenti, e Federica Maspero argento mondiale nei 400 metri nella categoria amputati. Con loro anche un altro campione del mondo, nel volley, Andrea Lucchetta, e il tennista Adriano Panatta. #campionidivita, un incontro, promosso da RG, in collaborazione con Intesa San Paolo, per parlare di sport e diversità, di rispetto delle regole, di aggregazione e integrazione, legati dal comune denominatore della passione, in grado di trarre nuovi spunti di vita dalle difficoltà. «L’attività sportiva mi ha sempre aiutato a essere più forte e più autonomo in ogni sfida che mi trovo ad affrontare», ha spiegato ai ragazzi Tapia che ha perso la vista in seguito ad un incidente. Abolita la parola rassegnazione perché «lo sport può rappresentare un ottimo punto di partenza da cui ricominciare a ridare spazio e importanza al proprio corpo, magari anche quando è provato da difficoltà e disabilità, oltre a dare riposo alla mente», ha aggiunto Federica Maspero. Lo sport che porta a piccole, grandi conquiste, in cui la vittoria non è l’obiettivo primario. L’importante è vincere la sfida con sé stessi e con i propri limiti, fisici e mentali, soprattutto nelle difficoltà, nello sport, come nella vita.