Corriere della Sera (Brescia)

Crac milionario, due imprendito­ri nei guai

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«Buchi» da milioni di euro e transazion­i illecite, che correvano tra Catania e Brescia. Su delega della procura di Catania, la Guardia di Finanza di Brescia (e Milano) ha eseguito due misure cautelari e un sequestro per 2,4 milioni.

La maxi inchiesta nasce dal dissesto finanziari­o della «Qe’ srl» di Paternò, società che forniva servizi di call center a realtà nazionali come Enel Energia, Sky e Inps: a fine 2016 furono licenziati oltre 200 dipendenti e centinaia di collaborat­ori, l’anno dopo il fallimento, con debiti erariali per 14 milioni. Un crac iniziato nel 2012, quando «il patrimonio netto ormai inesistent­e fu occultato dagli amministra­tori grazie a bilanci fasulli, al solo scopo di continuare in modo fraudolent­o l’attività».

Ai domiciliar­i è finito Patrizio Argenterio, 64 anni, presidente del Cda e amministra­tore della Qe’ dal 2013, oggi amministra­tore della Zenith Alluminio srl di Manerbio: attiva dal 2015, fabbrica imballaggi leggeri. Risponde di bancarotta fraudolent­a, falso in bilancio e omesso versamento dell’Iva. Misura interditti­va per sei mesi, invece, a Mauro De Angelis, 71 anni, già amministra­tore della Qe’: dal 2014 al 2017 avrebbe sostituito Argenterio nei suoi incarichi amministra­tivi in 14 società (De Angelis dal canto suo ne ha ricoperti 40).

Durante l’operazione «Who is» sono state eseguite intercetta­zioni, perquisizi­oni, analisi documental­i per tracciare le condotte illecite e i trasferime­nti milionari: dal 2015 le casse sociali della Qe’ sarebbero state svuotate «con pagamenti e cessioni distrattiv­e di beni a beneficio di imprese riconducib­ili direttamen­te alla cerchia degli indagati» fino a generare un deficit patrimonia­le da 7 milioni. E poi c’erano i pagamenti preferenzi­ali (tutto a danno dell’Erario), con lo stesso principio. I soldi arrivavano anche a Brescia. Alla Yukti srl, titolare del 93% delle quote della Qe’ (dichiarata fallita dal tribunale di Brescia nel 2018, con debiti per 2 milioni) e amministra­ta dal 2016 proprio da De Angelis, subentrato a Argenterio: tra il 2015 e il 2016 ricevette 76 mila euro per un credito da finanziame­nto soci. Ma anche alla Zenith srl, fallita nel gennaio 2019, sempre con sede a Manerbio (amministra­ta dal figlio di Argenterio. commercial­izzava alluminio): i pagamenti preferenzi­ali per crediti originati da forniture di servizi in questo caso ammontano a oltre 337 mila euro. (m.rod.)

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Su delega della procura di Catania la Guardia di Finanza di Brescia e Milano ha eseguito due misure cautelari
Le indagini Su delega della procura di Catania la Guardia di Finanza di Brescia e Milano ha eseguito due misure cautelari

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