Brescia, un altro esame Domani c’è il Sassuolo Derby Corini-De Zerbi
Il mese della verità è solo a metà del suo percorso. Il Brescia si è prima ridestato a Ferrara, poi si è confermato in casa con il Lecce esultando per la prima volta in questa stagione davanti ai suoi tifosi. E nel Corini bis non ha ancora subito gol. Ma domani, alle 20.45, ancora a Mompiano, c’è il Sassuolo. Che rimanda a Roberto
De Zerbi (e al suo vice Davide Possanzini, capitano delle rondinelle nel 2010, l’anno della penultima promozione), nato e cresciuto a due passi dal Rigamonti e svezzato in Curva Nord dove, quando poteva, tornava anche durante la sua brillante carriera da calciatore, vissuta però quasi sempre lontano da casa. La sua squadra non incute paura, è del resto solo a tre punti di distanza in classifica e questo recupero – la gara, valevole per la settima giornata d’andata, non fu disputata il 4 ottobre scorso in segno di lutto per la morte del patron sassolese Giorgio Squinzi – è atteso da tempo per trasformare l’alibi (della classifica monca) in opportunità. Ora più che mai: se le rondinelle vincono, escono dalla zona retrocessione. Si affronteranno però due squadre in salute, perché la nottata è passata anche in Emilia e non solo da queste parti. Il Sassuolo di due mesi e mezzo fa era in crisi, ora non più. De Zerbi, coraggioso e non certo scriteriato, ha messo a posto la sua creatura trovando un undici base cui affidarsi: nelle ultime tre gare ha così pareggiato con Juventus, Cagliari e Milan. Domani potrebbe concedere un turno di riposo a un paio di titolari, mentre Corini avrà scelte più obbligate e non intende rimescolare le carte dopo aver ordinato il mazzo. Alle assenze pressoché certe di Joronen e Ndoj farà da contraltare il ritorno in difesa di Cistana: dovrebbe essere l’unico volto nuovo rispetto alla formazione che ha annichilito il Lecce dalla mezz’ora di gioco in poi, con Spalek sulla trequarti e Romulo ad agire da mezzala. Squadra che vince, finalmente, non si cambia.