FACCHINETTI L’OMAGGIO PIÙ BELLO
Se spesso si è costretti a denunciare cosa non va, fa piacere per una volta parlare di un modello da imitare. Oggi alle 20.45, nella sala della Cascina Parco Gallo in via Corfù 100, il pianista Pierangelo Taboni presenta, con un concerto a ingresso libero, l’avvio di un progetto triennale di registrazione integrale dell’opera pianistica di Giancarlo Facchinetti. Il progetto, sostenuto da Almag, non si concluderà con un disco, ma renderà fruibile a tutti, sul sito www.giancarlofacchinetti.i t, il catalogo a ottantotto tasti del grande compositore: gli utenti potranno scaricare liberamente le incisioni del talentuoso pianista bresciano. L’ambiziosa iniziativa è solo l’ultimo tassello del percorso di valorizzazione della musica di Facchinetti intrapreso dall’associazione che porta il suo nome, nata nel 2017 per volontà della famiglia. Famiglia che ha dimostrato sensibilità e lungimiranza nell’evitare iniziative «di bandiera» sull’onda emotiva della scomparsa del maestro, affidandosi a professionisti capaci e privilegiando progetti di lungo respiro, davvero capaci di approfondire e diffondere la conoscenza del repertorio di Facchinetti anche fuori dai confini bresciani. Così, in un arco di tempo ridotto, sono nati un sito internet ricco di contenuti, la stesura del nuovo catalogo completo delle opere del compositore opera di Andrea Faini e Tommaso Ziliani, trascrizioni e pubblicazioni, borse di studio e premi.
A ciò si aggiunge un primo, fondamentale esempio di collaborazione tra pubblico e privato con la realizzazione dell’ultimo lavoro di Facchinetti, «Viaggio musicale all’inferno», prodotto in collaborazione con la Fondazione Teatro Grande e il sostegno del Comune di Brescia, andato in scena con successo nella stagione lirica 2018 del massimo cittadino. Ora, il progetto dedicato al pianoforte, e altre iniziative che si annunciano all’orizzonte: la collaborazione con il Conservatorio per un disco, la prossima pubblicazione di un volume di testimonianze, nuove incisioni e concerti.
La memoria di
Facchinetti – un prezioso patrimonio per tutta la comunità bresciana – appare dunque in ottime mani. È troppo sperare che questo modello – divisione delle competenze, progetti mirati, collaborazioni virtuose, coinvolgimento del territorio – possa ispirare anche la tutela e la valorizzazione di altri protagonisti della musica e della cultura bresciana? Uno su tutti: Arturo Benedetti Michelangeli di cui, come noto, il 5 gennaio prossimo ricorre il 100 anniversario dalla nascita di colui che è considerato il più grande pianista del Novecento. Qualcosa è stato messo in cantiere, si attendono nuove idee.