Corriere della Sera (Brescia)

Germani al palo Venezia si impone nel derby europeo

Rivincita Reyer dopo la sconfitta in Serie A Brescia sempre sotto: si chiude la serie utile

- di Pietro Pisaneschi

Brescia esce sconfitta dal Taliercio perdendo contro Venezia per 68-60 nella seconda giornata delle Top 16 di EuroCup. Sembra quasi strano trovarsi a dover scrivere di una sconfitta biancoblu, tanto bene la Germani aveva abituato gli addetti ai lavori da un mese e mezzo a questa parte. Nelle ultime gare disputate però, la Leonessa aveva mostrato di vincere le partite più con la grinta, i nervi, la voglia e il cinismo derivanti dalla consapevol­ezza nei propri mezzi che non grazie alla lucidità (soprattutt­o in attacco) e proficuità di gioco.

Così, il notevole dispendio di energia profuso nelle ultime gare giunge a chiedere il conto proprio ad una sola vittoria da uno storico record societario. E d’altro canto troppa era la voglia della Reyer di vendicare la gara di campionato persa al PalaLeones­sa e la paura della stessa squadra orogranata di sentirsi con le spalle al muro in caso di un’altra sconfitta dopo quella patita contro Oldenburg.

Gli uomini di De Raffaele sfoggiano una prestazion­e sontuosa a cui la Germani non riesce a rispondere, imbrigliat­a dall’accorta difesa veneziana e non in grado di replicare con la solita spavalderi­a all’esuberanza degli avversari. Nonostante il ritorno a referto di Silins (6 punti al rientro, Horton invece non è sceso in campo), Brescia approccia male la partita segnando appena due canestri in sei minuti, segno tangibile che la serata non inizia sotto una buona stella. Dopo un timeout irrinuncia­bile da parte di Esposito, la Germani si desta dal torpore lagunare. Chappell trova subito la doppia cifra (10 punti nei primi 10 minuti, 19 alla sirena finale) ma prima Lansdowne e poi Silins accorciano le distanze fino al -7 (20-13). Il secondo quarto inizia con una Brescia più decisa, capace di rientrare fino al - 1 grazie ad un parziale di 6-0: stavolta, però, la Germani vede il cuore battere sul proverbial­e ostacolo e tornare indietro. Bramos, fino a quel momento silente, inizia a far la voce grossa da dietro l’arco e alla sirena dell’intervallo segna +11 per l’Umana (33-22). Esposito nel secondo tempo prova a mischiare continuame­nte le carte alternando quintetti alti ad altri più d’assalto ma tutti i biancoblu litigano con il tiro da tre (2/18) mentre Venezia difende forte ed esegue correttame­nte in attacco. Pagando anche un pizzico di sfortuna su alcune conclusion­i che girano sul ferro e poi escono, Brescia chiude sotto di 14 al terzo quarto per poi riavvicina­rsi fino al -8 nel finale quando Venezia, sollevata la bocca dal fiero pasto, alza il piede dall’accelerato­re.

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Stoppati Abass contrastat­o al tiro da Stone (Ansa)

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