Corriere della Sera (Brescia)

Quinzanese, i bus contro lo smog

L’estensione dei mezzi pubblici urbani fino a Capriano chiesta già 40 anni fa. Ora la svolta

- Gorlani

I paesi lungo la provincial­e IX Quinzanese soffocano per lo smog di 40 mila veicoli al giorno. Già 40 anni fa si chiedeva l’estensione dei bus dalla città alla Bassa e un parcheggio scambiator­e per combattere il traffico. Ora l’agenzia Tpl studia una soluzione.

L’incolonnam­ento di auto — quasi tutte con una sola persona al volante — inizia alle sette del mattino ad Azzano Mella, direzione Brescia. E dura per quasi due ore, estendendo­si fino all’ingresso in città, dove via Labirinto diventa via Dalmazia. Lo scenario si capovolge alla chiusura degli uffici, dalle 17.30 alle 19. La lunga fila di utilitarie prosegue per 11 chilometri, fin dopo il ponte del Mella. Siamo lungo la provincial­e IX Quinzanese, una delle direttrici con maggior traffico della provincia, con il passaggio di oltre 40mila veicoli al giorno. In mezzo all’incubo di traffico e smog c’è Fenili Belasi, la frazione di Capriano del Colle che da decenni attende una soluzione che doni più vivibilità e aria meno inquinata ai suoi abitanti.

Eppure ci sarebbe un progetto in grado di alleggerir­e la lunga teoria quotidiana di auto. L’aveva proposta addirittur­a quarant’anni al consiglio comunale di Brescia Innocenzo Gorlani, all’epoca capogruppo Dc in Loggia: estendere il percorso dei bus urbani (il 17) di 4 chilometri, da Fornaci a Fenili Belasi.

Se ci fosse un mezzo pubblico che ogni cinque minuti arrivasse in città, diversi pendolari potrebbero decidere di arrivare in ufficio senza auto. Proposta rilanciata anche da diverse amministra­zioni comunali di Capriano. Il primo fu Remo Basciano, sindaco negli anni Novanta.

La ripropose nel 2013 Claudio Lamberti e recentemen­te anche l’amministra­zione di Edoardo Spagnoli, decaduta per le dimissioni del sindaco (per motivi di salute). Ora è la minoranza consigliar­e di Insieme per Migliorare a rilanciare la richiesta, arricchend­ola di un tassello molto interessan­te: «Per incentivar­e i pendolari a lasciare l’auto e proseguire in bus si dovrebbe realizzare un grande parcheggio scambiator­e nella zona. Si potrebbe coinvolger­e il Gruppo Gavio che si appresta a completare il raddoppio della Corda Molle da Azzano ad

"Greta Basciano Il Gruppo Gavio sta raddoppian­do la corda molle: può realizzare un parcheggio scambiator­e

"Claudio Bragaglio Estendere i bus urbani fino a Capriano? Idea interessan­te sulla quale stiamo lavorando

"Federico Manzoni L’ingresso in città da quella zona della Bassa necessita di un potenziame­nto

Ospitalett­o» propone la capogruppo Greta Basciano. L’idea è sul tavolo del presidente dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, Claudio Bragaglio che commenta: «È una proposta molto interessan­te sulla quale stiamo lavorando». Proposta vista di buon occhio anche dall’assessore alla Mobilità del Comune di Brescia, Federico Manzoni, che ammette come «l’ingresso in città da quella zona della Bassa necessita di un potenziame­nto».

Certo si porrà un problema di costi, visto che l’Agenzia Tpl, la quale gestisce il trasporto su gomma in provincia (costa 107,5 milioni l’anno) soffre di un’annosa carenza di risorse. Riceve dalla Regione il 2,3% in meno di fondi rispetto ai chilometri offerti. La Regione a sua volta dà la colpa al governo: «La Lombardia muove quasi il 24% dei passeggeri a livello nazionale ma ottiene risorse solo per il 17%» ha detto ieri l’assessore regionale Claudia Terzi. E non si possono chiedere altre risorse alla città di Brescia, che contribuis­ce al trasporto su gomma con 8,5 milioni l’anno (un unicum in Lombardia). Come già fatto in altre zone della provincia si potrebbe chiedere un contributo ai comuni che beneficera­nno del servizio. L’importante è partire. Di anni se ne sono già persi troppi.

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