Discarica bis Il Tar dice «no»
Sulla Bettoni il Tar applica l’indice di pressione e dà ragione a Provincia, Regione e Legambiente
Grazie all’indice di pressione introdotto dalla Regione sei anni fa e inasprito nel 2017, il Tar di Brescia — ribaltando la sospensiva di maggio — ha rigettato l’ampliamento della discarica Bettoni di Travagliato.
Chi aveva criticato l’indice di pressione introdotto dalla Regione nel 2014 (e inasprito nel 2017) per evitare nuove discariche nei territori già martoriati deve ricredersi. È grazie ad esso se il Tar di Brescia — ribaltando la sospensiva di maggio — ha rigettato l’ampliamento della discarica Bettoni di Travagliato, che voleva interrare altri 685mila metri cubi di inerti (scorie edili che si possono macinare e riutilizzare, nel segno dell’economia circolare).
L’indice di pressione preverealtà de due soglie: un limite comunale (145 mila metri cubi di rifiuti per chilometro quadrato) e uno areale, (64 mila mc/Kmq) calcolato sul raggio di 5 km dalla nuova discarica. Soglia superata abbondantemente per la Provincia che ha calcolato la presenza dell’ex discarica Bosco Stella di Castegnato dove Asm (ora A2A) tra il 1973 ed il 1989 ha interrato 3,4 milioni di metri cubi. E quindi ha dato il diniego all’ampliamento. Un calcolo certificato da un report A2A e fatto per difetto, visto che in in quel cratere finirono tra i 5 ed i 7 milioni di metri cubi. L’indice di pressione tiene conto solo delle discariche nate dopo la legge regionale 94 del 1980. Ebbene, per i legali di Bettoni l’unico riferimento certo riguardo a Bosco Stella erano i 795mila mc approvati dalla Regione nel 1986. Ma c’era una delibera della giunta regionale del 1983 che confermava i conferimenti di Asm i cui dati «non possono essere ritenuti un’opinabile ricostruzione».
Insomma, l’indice di pressione è superato di 4 mila mc per chilometro quadrato e il Tar cita anche, a supporto della sua decisone, il principio europeo di precauzione «al fine di prevenire rischi potenziali per la sanità pubblica e l’ambiente». Soddisfatta Legambiente che con la Regione ha appoggiato la Provincia nella battaglia legale ma Silvio Parzanini, del circolo Franciacorta stigmatizza «la totale assenza» di sostegno del sindaco di Travagliato.