«La Loggia disse sì alla mia proposta 40 anni fa»
Innocenzo Gorlani, avvocato 82 enne, ex assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia dal 1985 al 1991, originario di Dello e residente a Capriano del Colle, fu il primo a proporre, ben quarant’anni fa, l’idea di estendere il servizio del bus cittadino (un tempo era la «I» poi diventata 17) da Fornaci fino a Fenili Belasi, nel tentativo di drenare dal traffico della provinciale Quinzanese migliaia di auto al giorno. Con relativi benefici in termini di tempo per studenti e lavoratori pendolari. E soprattutto dando un taglio netto all’inquinamento atmosferico. Una proposta rimasta per ben quattro decenni lettera morta.
Avvocato, la sua proposta di estendere una linea di bus urbano fino a Fenili Belasi risale ai primi anni Ottanta.
«Sì. La ringrazio di aver ricordato la paternità di questa proposta. Dal 1980 io ero capogruppo della Dc nel consiglio comunale di Brescia, sindaco era Cesare Trebeschi. Feci presente che la strada provinciale IX, la Quinzanese, che un tempo dava il nome anche all’attuale via Corsica, era una delle direttici in ingresso in città più trafficate. E serviva una soluzione. Deve esserci ancora, negli archivi del Comune quell’ordine del giorno, che venne anche approvato».
Una proposta rimasta lettera morta...
«La proposta in realtà portò all’estensione dei bus urbani fino a Castel Mella. Certo, se arrivasse fino a Fenili Belasi, o meglio, fino ad Azzano Mella e magari in futuro anche fino a Dello e Quinzano, sarebbe meglio. Recentemente, in una lettera al sindaco Del Bono,
ho fatto presente di tenere in considerazione quel progetto».
Un progetto fatto proprio anche da diverse amministrazioni comunali di Capriano del Colle e sulla quale ora l’Agenzia del Trasporto Pubblico sta finalmente lavorando.
«Speriamo. Oggi la situazione è paradossalmente peggiorata: la Quinzanese ha un traffico maggiore alle direttrici provenienti da ovest, da est ma anche da nord, dalla Valtrompia ed è quella che negli anni non ha visto un concreto potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici. Se si tiene conto dell’emergenza dell’inquinamento atmosferico, credo che un’analisi costi-benefici non lasci adito a dubbi».
Servirebbe un grande parcheggio scambiatore per permettere ai pendolari di lasciare l’auto e prendere l’autobus.
«Anche questo aspetto faceva parte della mia proposta. Non credo che ci sia difficoltà a reperire aree nella zona».
Un’ultima domanda: sarebbe prioritaria l’estensione della linea metropolitana, anche di superficie, verso sud anziché il tram nell’Oltremella?
«Non entro in raffronti che non mi competono ma estendere il metrò verso la Bassa sarebbe auspicabile. I vagoni sarebbero sempre pieni». (p.gor.)
"Il metrò verso la Bassa Sarebbe auspicabile che si estendesse la linea metrò verso la Bassa: i vagoni sarebbero sempre pieni