Corriere della Sera (Brescia)

Una vena contempora­nea per la Collezione Paolo VI

- Alessandra Stoppini

Parte nel segno del dialogo con l’arte contempora­nea la nuova stagione della Collezione Paolo VI a Concesio, ricca di proposte culturali.

Dal 25 gennaio è visitabile fino al 7 marzo la mostra dedicata allo scultore Floriano Bodini, nato nel 1933 e artisticam­ente figlio dell’Accademia di Brera. La personale valorizza le sue numerose opere, patrimonio del museo ma non collocate nel percorso permanente, per ragioni di spazio. Prestigios­o il ciclo delle sue grandi opere pubbliche, tra cui il monumento Paolo VI per il Duomo di Milano, quello ai caduti sul lavoro della città di Carrara, il presbiteri­o di San Pietro nelle Grotte Vaticane, il Ritratto di Papa Paolo VI in Sala Nervi in Vaticano. In occasione di quest’esposizion­e, sabato 22 febbraio è in calendario il primo incontro del ciclo per le famiglie, in collaboraz­ione con i servizi educativi di alcune realtà museali.

L’altro atteso particolar­e allestimen­to vedrà esposte in primavera le opere vincitrici dei finalisti del Premio Paolo VI 2019-2020.

L’attenzione è rivolta in modo specifico ai giovani emergenti e al tema della spirituali­tà. I lavori dei diversi artisti saranno visibili dal 28 marzo al 10 giugno: il vincitore avrà il merito di essere protagonis­ta di una personale il prossimo anno.

Dalla mostra d’arte il percorso culturale avanza verso i cicli di OperAperta, dei Registi dello Spirito e di Lògos: il primo consiste in una serie di incontri mensili che conferisco­no valore al patrimonio artistico della Collezione (un artista o un’opera); il secondo nell’appassiona­nte cineforum con lezioni che focalizzan­o l’opera degli autori cinematogr­afici attenti al lirismo e alla spirituali­tà: si parte sabato 8 febbraio da Clint Eastwood (dettagli al sito www.collezione­paolovi.it).

E di fatto la Collezione Paolo VI è punto di riferiment­o per l’arte contempora­nea legata al sacro «a livello regionale e nazionale». Lo mettono in luce i numeri dei visitatori negli ultimi tre anni, triplicati: «Il 2019 si è chiuso con oltre 6.200 presenze, segno che la direzione intrapresa è quella giusta — ha sottolinea­to il direttore Paolo Sacchini —. Puntiamo per il 2020 sia a iniziative consolidat­e come gli appuntamen­ti dedicati a temi specifici sia alle novità, ad esempio il progetto per i Grest, che congiunge l’aspetto ludico a quello formativo, ricordando l’attenzione di Paolo VI per i giovani».

Il ventaglio di proposte legate dal denominato­re comune della spirituali­tà racconta di un museo che guarda al territorio e con esso collabora, a partire dalle scuole primarie.

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La collezione Paolo VI - arte contempora­nea ha sede a Concesio, in via Marconi 15
La sede La collezione Paolo VI - arte contempora­nea ha sede a Concesio, in via Marconi 15

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