Corriere della Sera (Brescia)

Addio a Sandro Farisoglio

- Arrighetti

Sandro Farisoglio, 39 anni, appassiona­to amministra­tore, presidente di Comunità montana e Bim camuno, si è arreso ieri a una malattia contro cui combatteva da due anni.

Un continuo via vai di gente con gli occhi rossi e poca voglia di parlare, le bandiere tricolori a mezz’asta, un silenzio triste e malinconic­o. È quasi buio a Breno, ma sembra di essere in pieno giorno a contare le persone che rendono omaggio a Sandro Farisoglio, il presidente della Comunità montana e del Bim di valle Camonica morto nella notte tra mercoledì e giovedì all’ospedale di Esine stroncato da un tumore contro cui lottava da due anni. La camera ardente è allestita nella chiesa di sant’Antonio e oggi alle 15, in duomo, saranno celebrati i suoi funerali, due mesi dopo quelli di Walter Sala la cui scomparsa, provocata da un altro tumore, era stata, per lui, il colpo più duro da affrontare. La malattia che si era manifestat­a proprio all’inizio della campagna elettorale per le regionali del 2018, quando l’ex sindaco di Breno si era candidato con la lista a sostegno di Giorgio Gori, lo aveva infatti segnato nel fisico senza però minarne la tenacia e la determinaz­ione, quelle caratteris­tiche che aveva messo in campo nel 2009 per essere eletto sindaco di Breno ad appena 29 anni e poi nel 2014 a rivincere le comunali con il 75% delle preferenze. Nella sua città verrà ricordato come il sindaco che ha ridato slancio alla storica capitale della valle Camonica: aveva trovato i fondi per la piscina, sognava di salire al castello con un ascensore-funicolare. All’interno degli enti comprensor­iali, andando controcorr­ente, si era battuto per restringer­e il perimetro del Parco dell’Adamello e aveva più volte criticato le spese infruttuos­e per cultura e turismo. Nonostante queste sue scomode prese di posizione, ad agosto era riuscito a farsi eleggere presidente di comunità montana e Bim da una maggioranz­a ampia e trasversal­e: anche lo scorso 20 dicembre si era presentato in assemblea per illustrare i programmi futuri. «Una roccia — lo definiscon­o tutti — uno che fino all’ultimo non si è arreso». Una settimana fa aveva chiesto ai suoi assessori di prendere visione dell’ordine del giorno che doveva riunirsi lunedì scorso. Lascia nel dolore la moglie Elena Mazzoli con la piccola Laura nata appena due mesi fa, il papà Angelo, noto profession­ista da cui aveva ereditato il gene dell’impegno sociale e civile, la mamma Maria Emma e i fratelli Camillo, Laura, Marco e Selene. A Breno il sindaco e amico Alessandro Panteghini ha proclamato il lutto cittadino. Il lutto per la sua scomparsa arriva fino a Brescia: «È una notizia terribile — commenta il sindaco Emilio Del Bono — era un bravo amministra­tore e una persona piena di passione e amore per il suo territorio».

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Sandro Farisoglio

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