Corriere della Sera (Brescia)

Ciclisti in Maddalena «Cartelli per la sicurezza»

La richiesta di Legambient­e e Fiab alla Loggia. 9 vittime con la bici nel 2019

- Thomas Bendinelli

Nel 2019 Oslo non registrato nemmeno un morto tra pedoni e ciclisti. Ieri Federazion­e Italiana Amici della bicicletta e Legambient­e hanno citato l’esempio virtuoso della capitale norvegese per ricordare che in Italia, come è noto, la realtà è bene diversa e che in un contesto di generale calo degli incidenti mortali sulle strade (molto meno degli obiettivi Ue, comunque), pedoni e ciclisti investiti restano sempre tanti (quasi un migliaio di vittime nel 2018, 9 nel Bresciano lo scorso anno), con indici di mortalità e lesività che evidenzian­o i rischi più elevati per gli utenti vulnerabil­i rispetto a quelli di altre modalità di trasporto. A metà dicembre, nella Bassa, due ciclisti sono stati travolti e uccisi, a fine dicembre un ciclista è stato investito mentre percorreva la strada della Maddalena (con il guidatore che si è giustifica­to dicendo che era rimasto abbagliato dal sole) ed è partendo da questo ultimo episodio che ieri Ettore Brunelli per Legambient­e e Marco Zani per la Fiab hanno consegnato una lettera al comandante della polizia locale Roberto Novelli e al sindaco Emilio Del Bono per chiedere che lungo la strada — frequentat­a da tantissimi amanti dei pedali — siano posizionat­i ogni chilometro dei cartelli per segnalare la presenza di ciclisti e la necessità di guidare quindi con prudenza e di mantenere la giusta distanza di sicurezza.

«Il gesto, dal costo risibile, avrebbe sicurament­e risalto a livello nazionale, visto che sarebbe parte di un progetto ben più ampio, e siamo quindi certi che questa Amministra­zione vorrà volentieri aderire — spiegano Brunelli e Zani nella lettera — Rimaniamo pertanto a disposizio­ne per discutere, in tempi stretti vista l’urgenza della tematica della sicurezza stradale, sui punti dove posizionar­e la segnaletic­a e per definire i dettagli dell’operazione». Iniziative analoghe sono peraltro state fatte con successo già in altre località. Dalla Maddalena a Gavardo, nei giorni scorsi Legambient­e e Fiab hanno chiesto al nuovo sindaco Davide Comaglio di modificare «la dissennata ordinanza, presa a suo tempo dal Comune di Gavardo, di aver interrotto il percorso ciclabile che da Brescia porta a Salò». Da tempo i ciclisti che provengono da Brescia non possono più percorrere un tratto della vecchia Gavardina in sede protetta e sono dirottati invece sulla Statale. Un percorso «interdetto alle biciclette dei non residenti ma percorribi­le dagli autoveicol­i a motore» e una deviazione che, allo stesso tempo, «non è contemplat­a in nessuna pubblicazi­one della Provincia», né nelle mappe approvate dai Comuni interessat­i e firmatari dell’accordo di programma che a suo tempo aveva dato il via alla ciclabile. Di qui l’augurio che venga rivista al più presto l’ordinanza. In nome, anche in questo caso, del sostegno alla mobilità sostenibil­e nella pratica e non solo nelle dichiarazi­oni.

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La richiesta di Legambient­e e Fiab per posizionar­e cartelli a distanza di un chilometro l’uno dall’altro sulla strada che sale in Maddalena per aumentare la sicurezza di chi sale e scende dal colle cittadino in bicicletta La richiesta è stata avanzata dalle due associazio­ni alla Loggia
Cartelli La richiesta di Legambient­e e Fiab per posizionar­e cartelli a distanza di un chilometro l’uno dall’altro sulla strada che sale in Maddalena per aumentare la sicurezza di chi sale e scende dal colle cittadino in bicicletta La richiesta è stata avanzata dalle due associazio­ni alla Loggia

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