Cuore d’oro e tanto talento
Balotelli e Nainggolan non sono più i bad boys del calcio. Domenica si sfidano
Non chiamateli «bad boys». Non avrebbe senso utilizzare un epiteto tanto inflazionato, anche perché in fondo Nainggolan e Balotelli sono tutt’altro che cattivi ragazzi. E lo stanno dimostrando in una stagione decisamente particolare, sia a livello personale che professionale.
Perennemente messi in discussione, puntualmente nel mirino dei media, nel corso degli anni Radja e Mario hanno fatto parlare di sé. Eppure, qualcosa è cambiato molto recentemente. In estate, per motivi diversi, i due giocatori hanno infatti preso scelte di cuore. Brescia e Cagliari, che domenica si affronteranno al Rigamonti, sono esplose nei giorni dei loro ritorni a casa, prima fantasticati, poi sognati, infine assaporati e pienamente vissuti. Pochi giocatori sono in grado di paralizzare una piazza, perché non tutti riescono a toccare la corda dell’irrazionalità, capace di mandare in delirio orde di tifosi deliranti: Balotelli e Nainggolan ci sono riusciti.
Del ritorno a casa di Super Mario abbiamo già percorso e ripercorso ogni tappa esplorando tutti i dettagli, i retroscena e tutte le ragioni che lo hanno spinto a scegliere Brescia, Mompiano e la sua famiglia. In Sardegna, anche se con qualche differenzia sostanziale, è accaduto lo stesso. Messo al muro dall’Inter, Nainggolan ha rifiutato offerte economiche molto più vantaggiose per ritrovare serenità a Cagliari, dove fu lanciato da Massimo Cellino. Scelte di cuore, che hanno poco a che fare con le ingenti commissioni che vengono puntualmente recapitate ai vari procuratori. Nel caso di Mario, la voglia di realizzare un sogno di suo padre e di tornare vicino alla madre hanno fatto la differenza. Radja, invece, ha scelto di tornare nella terra che ha dato i natali a sua moglie Claudia, a cui nel 2019 è stato diagnosticato un tumore. Balotelli e Nainggolan si conoscono, sono amici. Non si frequentano abitualmente, ma hanno diverse conoscenze in comune (su tutti Fabrizio Corona) e si scambiano like e commenti sui social.
E come potrebbe essere altrimenti? Sono accomunati da un talento naturale fuori dal comune e da caratteri molto simili. Cambia il ruolo – prima punta uno e centrocampista l’astro – ma non la sostanza, perché Brescia e Cagliari sanno di doversi aggrappare all’estro dei loro migliori giocatori per raggiungere i rispettivi obiettivi. La prima parte del campionato è stata un susseguirsi di alti e bassi per entrambi. Eppure, mentre i sardi continuano a galleggiare in zona Europa League, le Rondinelle devono fare i conti con una classifica che non strappa nemmeno un timido sorriso. La svolta sia per Radja che per Super Mario (e per le loro squadre, ovviamente) può arrivare solo sul terreno di gioco, dove non esistono gossip o «bad boys», dove esiste esclusivamente il talento. Ed entrambi ne hanno da vendere.