Un harem di «Regine del rally» Auto da collezione per i piè veloci
Chissà se nel 1008 il vescovo Landolfo che fondò il monastero benedettino di Sant’Eufemia avrebbe mai immaginato che quelle mura, mille anni dopo, da luogo di culto religioso si sarebbero trasformate in luogo di culto tecnologico, diventando culla dei motori. Da qualche tempo il monastero ospita la collezione permanente di auto storiche del Museo Mille Miglia. Da ieri, e fino al primo marzo, è culla di un’altra delle passioni motoristiche bresciane, grazie all’esposizione dedicata a Le regine del rally. Bolidi da terra e asfalto che hanno fatto la storia di una delle discipline più amate dagli appassionati di motori della nostra provincia che negli anni ha contato campioni e allori. Ma la panoramica offerta dalla rassegna, apre una finestra su pagine internazionali del rally. C’è la Delta di Carlos Sainz, la Nissan Gtr di Tommi Makinen, la Mitsubishi Evo di Gigi Galli. A fare bella mostra di sé, evocando drift da brividi, c’è la Bmw 318 di Alex Fiorio, accanto ad esemplari da sindrome di Stendhal per gli amanti del rally, dalla Sierra Cosworth 3P «Pinnone» alla M3 con la livrea Rothmans, dalla Peugeot 206 Wrc di Francois Delecour alla Saxo Kit del bresciano Dallavilla. Una celebrazione del rally — nell’anno in cui la gara di casa taglia il traguardo delle 44 edizioni e torna nel circuito del Campionato italiano — promossa dalla trasmissione Motori a 360 gradi, condotta da Attilio Tantini, da Dp Autosport, Sh Group, che hanno trovato l’appoggio di Aci Sport, associazione Amatori veicoli storici, club Aci storico e Fiva, oltre che del Museo.