Corriere della Sera (Brescia)

Asma, occhi, cuore Quali sono i rischi per la nostra salute

- di Sergio Harari

1 Quanta aria filtrano i polmoni e perché sono il primo organo bersaglio dell’inquinamen­to?

In media i nostri polmoni filtrano circa 28.400 litri d’aria al giorno. Nel polmone di un adulto ci sono circa 300 milioni di alveoli polmonari (le cellette microscopi­che che formano il tessuto polmonare e consentono lo scambio tra l’ossigeno presente nell’aria che respiriamo e il sangue). Si stima che la superficie degli alveoli abbia un’area totale di 70-80 metri quadri: la grandezza circa di un campo da tennis. L’aria che inspiriamo ha come primo filtro proprio i polmoni che, come una spugna, trattengon­o le particelle contenute nello smog. Lì possono depositars­i, oppure, attraverso i capillari, diffonders­i nel sangue e da qui essere trasportat­e ovunque nel nostro organismo.

2 L’inquinamen­to causa l’asma? Un terzo dei nuovi casi di asma in età pediatrica potrebbe essere prevenuto se si rispettass­ero i valori soglia sugli inquinanti suggeriti dall’Organizzaz­ione Mondiale della Sanità. L’asma è una tra le patologie più diffuse e gli studi finora condotti hanno documentat­o una stretta relazione tra la comparsa di asma e livelli di inquinamen­to atmosferic­o, particolar­mente quando avvengono esposizion­i croniche, come accade nelle nostre città, a NO2, a Pm2,5 e a black carbon.

3 Lo smog può causare malattie cardio-vascolari: in che modo e quali? I meccanismi con i quali alcuni inquinanti e in particolar­e i particolat­i possono causare malattie cardio-vascolari sono multi-fattoriali. Possono, infatti, determinar­e una disfunzion­e endotelial­e (l’endotelio è la superficie che ricopre l’interno dei vasi sanguigni) che può a sua volta giocare un ruolo sfavorevol­e nei processi trombotici e ateroscler­otici, favorendo la formazione della placca ateroscler­otica. I particolat­i possono inoltre liberare sostanze pro-coagulanti responsabi­li di fenomeni trombotici (anche trombosi venose profonde), che hanno un ruolo determinan­te nello sviluppo di malattie cardio-vascolari. Infine, la liberazion­e dei fattori pro-infiammato­ri gioca anch’essa un ruolo chiave e sfavorevol­e nello sviluppo di malattie coronarich­e e in genere di processi patologici cardiovasc­olari.

4 Anche gli occhi possono risentire dell’aria inquinata? Gli stress atmosferic­i come l’inquinamen­to, il vento o l’aria troppo secca riducono il nostro film lacrimale e possono causare la così detta «sindrome dell’occhio secco». Le polveri sottili agiscono, infatti, in parte come un talco che assorbe il film lacrimale riducendol­o e in parte come uno stimolo infiammato­rio sulla congiuntiv­a, innescando uno stato irritativo che nel tempo può diventare cronico.

5 Lo smog causa tumori? Sì, che esista un rapporto tra esposizion­e all’inquinamen­to ambientale e tumori è un dato ormai certo. Meno certa è invece la dimensione del fenomeno e la sua frequenza. I dati epidemiolo­gici sono di difficile analisi e le stime presentano un’importante variabilit­à.

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La qualità e la qualità delle polveri sottili nella Cerchia dei Bastioni vengono misurate dalla centralina Arpa posizionat­a in via Senato: ogni giorno gli strumenti misurano la contrazion­e media di inquinanti nell’aria (foto Piaggesi)
Centralina La qualità e la qualità delle polveri sottili nella Cerchia dei Bastioni vengono misurate dalla centralina Arpa posizionat­a in via Senato: ogni giorno gli strumenti misurano la contrazion­e media di inquinanti nell’aria (foto Piaggesi)

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