La prostituzione è cambiata: calano le multe
Meno affari sulla strada, si riceve in casa
Nel 2019 la Polizia locale ha multato 37 clienti di prostitute sorpresi per strada, decisamente meno rispetto agli anni precedenti. Ma questo non vuol dire che il fenomeno sia sparito, ha solo cambiato modalità: le ragazze ora ricevono in casa.
Dalla strada agli annunci online, dalle auto agli appartamenti in cui si riceve su appuntamento, e con un click.
Secondo il bilancio della Polizia Locale relativo al 2019 negli ultimi anni le sanzioni per il contrasto alla prostituzione sono nettamente diminuite, passando dai 170 clienti multati del 2016 ai 37 dello scorso anno: non perché il settore sia in crisi, ma perché, con ogni probabilità, cambia geografia e cambia forma. «È possibile che parte dell’attività si sia spostata fuori città — spiega il commissario Massimo Pagliarini — e online: in questo caso l’investigazione è più complessa e parte dall’analisi dei siti di annunci per identificare poi gli appartamenti». Fingendosi clienti gli agenti della Locale hanno controllato 8 appartamenti e identificato i relativi proprietari, che rischiano denunce per favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione.
Non mancano però i controlli (intensi, almeno uno al giorno) su strada: nel 2019 sono stati 377, concentrati nelle zone notoriamente calde della città, soprattutto via Vallecamonica e via Milano a ovest e viale Piave, viale Bornata e viale Sant’Eufemia a est. I 37 clienti multati hanno ricevuto sanzioni da 500 euro l’una, per un totale di 18.500 euro.
La città attira poi molte prostitute dalla provincia, e il pendolarismo notturno è soprattutto straniero: «Si tratta nella maggior parte dei casi di donne romene, quasi tutte maggiorenni», spiega Pagliarini. Oltre ai clienti le pattuglie della Locale hanno identificato 79 persone: una di loro stata arrestata perché nei suoi confronti c’era già un mandato di cattura.