Industria metalmeccanica Prosegue la frenata
Male siderurgia (-0,8%), meccanica di precisione (-2,8%) e tradizionale (-2%)
Prosegue la crisi dell’industria metalmeccanica provinciale. Il dato registrato dall’Ufficio studi di Aib e relativo all’ultimo quarto del 2019 fotografa infatti lo stato di sostanziale difficoltà del settore: in particolare, il comparto metallurgico siderurgico ha registrato una diminuzione dell’attività dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2018, la meccanica di precisione del 2,8%, mentre la meccanica tradizionale e mezzi di trasporto del 2,0 per cento. E in attesa di un dato complessivo sul 2019 relativo alla provincia di Brescia, è il consuntivo nazionale di Federmeccanica a evidenziare una flessione del 3% sul 2018.
Prosegue la crisi dell’industria metalmeccanica provinciale. Il dato registrato dall’Ufficio studi di Aib e relativo all’ultimo quarto del 2019 fotografa infatti lo stato di sostanziale difficoltà del settore: in particolare, il comparto metallurgico siderurgico ha registrato una diminuzione dell’attività dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2018, la meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche del 2,8%, mentre la meccanica tradizionale e mezzi di trasporto del 2,0 per cento.
Numeri che fanno il paio con quelli pubblicati, sempre ieri, da Federmeccanica a livello nazionale, che danno conto di una diminuzione dell’1,3% rispetto al precedente trimestre e del 4,6% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente. «La situazione di debolezza per quanto riguarda i settori metalmeccanici prosegue, e ha impattato negativamente anche sui prezzi delle materie prime industriali e sulle quotazioni dei noli marittimi, che si attestano sui minimi pluriennali — commenta Gabriella Pasotti, presidente del
settore Meccanica della territoriale di Confindustria –. Tra le commodity principalmente impiegate nei cicli di produzione delle aziende metalmeccaniche bresciane si rilevano cali diffusi, a testimonianza di una situazione non semplice».
In attesa di un dato complessivo sul 2019 relativo alla provincia di Brescia, è il consuntivo nazionale fornito da Federmeccanica a confermare il rallentamento generale del manifatturiero: lo scorso anno la produzione metalmeccanica ha infatti evidenziato una flessione media pari al 3% rispetto al 2018 con cali pesanti per la meccanica strumentale (-2,8%), per i prodotti in metallo (-4,4%) e in particolare per l’automotive, che ha perso circa il 10% della produzione. Un contesto che l’emergenza sanitaria contribuirà probabilmente a peggiorare, se è vero, come ha spiegato ieri il presidente di Federmeccanica Alberto Dal Poz, che «alcuni Paesi esteri stanno bloccando i flussi di prodotti, cancellano incontri con commerciali o chiedono improbabili certificazioni virus-free solo perché siamo italiani». Per Dal Poz, inoltre, «al momento è difficile quantificare gli effetti negativi che comunque, inevitabilmente, ci saranno nell’intera economia e in particolare per il settore metalmeccanico».