Il violoncello suona in streaming
Il canto del violoncello e l’elettronica, da Bach al pop. Sandro Laffranchini, bresciano, primo violoncello dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano e coordinatore dell’ensemble del Grande, si reinventa. E lo fa con un’originale collaborazione con Fabrizio Campanelli, compositore di colonne sonore, musiche per la tv e canzoni. I due si esibiranno stasera in streaming nel suggestivo spazio di palazzina Liberty a Milano, sede di una bella rassegna promossa da Milano Classica: sarà il debutto dell’innovativo progetto che ha anche come obiettivo quello di avvicinare un pubblico inedito alla classica. Il violoncello dialoga con se stesso attraverso lo specchio dei campionamenti e dell’elettronica, scomponendo e ricomponendo brani che hanno lasciato segno nell’immaginario popolare,tra Bach, Beatles, David Bowie, Supertramp, Lucio Dalla, Paolo Conte , Depeche Mode, Imagine Dragons. «È un’idea che coltivo da tempo — spiega Laffranchini —: ho cominciato trascrivendo alcuni successi dei Beatles e sono arrivato a brani pop di oggi. Si tratta di una trascrizione creativa, alla cui base c’è una mia convinzione: non esiste distinzione tra pop e classica ma solo tra musica che mi piace e musica che non mi piace». Come suona il violoncello in queste trascrizioni? «Non esprime solo la voce umana ma ha una tecnica che consente di usarlo in modo più ampio: può produrre più suoni contemporaneamente, rumori... Campanelli mi ha aiutato soprattutto con le percussioni, rielaborando i suoni a partire dal mio strumento attraverso i filtri della musica elettronica. Accanto alla linea della voce, poi, c’è sempre un controcanto». Cosa significa per un musicista classico accostarsi al pop? «È impegnativo, perché chi ha una formazione classica non è abituato a improvvisare. Inoltre, le partiture di musica pop sono difficili da trovare e quando ci sono, a volte sono semplificate o addirittura contengono armonie sbagliate. In diversi casi ho dovuto compiere un’opera di autentica riscrittura». Quale la canzone che l’ha impegnato di più? «Logical song dei Supertramp».