Germani, salta la «bella» con la Fortitudo
Dopo quasi un mese dall’ultima gara disputata, il campionato di Serie A di basket è ripartito ieri sera con due anticipi a Trieste e a Roma, ma è pronto a fermarsi di nuovo. Dopo il decreto del Governo sul Coronavirus, con le nuove limitazioni e l’espansione delle zone rosse, sebbene la pallacanestro d’alto livello sia da considerare a tutti gli effetti uno sport professionistico e quindi soggetto alle eccezioni di cui si gioverà il calcio, il presidente Gianni Petrucci ha deciso in tarda serata di bloccare tutte le partite per questa giornata e sino al 3 aprile. Una soluzione drastica, decisa dopo una settimana bollente, che dovrebbe essere sancita nella notte ma è già stata comunicata ai club, Germani inclusa, alle ventidue di ieri sera. Peccato, perché Brescia-Fortitudo, anche a porte chiuse, sarebbe stata una gara di cartello, sfida da sempre sentita da entrambe le tifoserie dopo la rivalità sbocciata durante i playoff di A2 del 2016 quando le due squadre si affrontarono nella finale per la promozione in massima serie. Sono tornate a incontrarsi quest’anno e, per adesso, il conto degli scontri diretti parla di una vittoria a testa. La Leonessa si impose nella partita di andata giocata al PalaDozza di Bologna (88-74 il punteggio in favore di Brescia) mentre la Effe ha avuto la meglio nel recente quarto di finale di Coppa Italia (76-73 per la squadra allenata da Antimo Martino). La sfida di questa sera al PalaLeonessa doveva essere una sorta di “bella” tra due squadre che si conoscono bene. La Effe si sarebbe presentata rinnovata: al match il volto nuovo del roster era quello di Jerome Dyson. La guardia, proveniente dalla Virtus Roma e firmata durante la pausa per le Nazionali, è giunta sotto le Due Torri per sostituire l’infortunato Kassius Robertson, il cui contratto è stato risolto consensualmente dopo aver valutato i tempi di recupero stimati in 8 settimane; troppe per una squadra come la Fortitudo che da neo promossa sta disputando una stagione al di là delle più rosee aspettative (8° posto e +10 dalla zona retrocessione) e, pur puntando ancora ad una salvezza tranquilla, cela desideri di postseason. Archiviata l’EuroCup, Brescia doveva iniziare adesso la sua lunga marcia verso una postseason che, per qualità del roster e basket espresso finora, è in grado di conquistare. I playoff sono duri da raggiungere ma non impossibili e Brescia se li meriterebbe tutti per la qualità del cammino percorso finora. Ora, però, le priorità sono altre. La palla a spicchi resta ai box, per quanto non si sa. (p.pis. e l.bert.)