Spara all’amico per errore Poi abbandona il cadavere
Como, il corpo rinvenuto in una piazzola. Fermato il presunto omicida
FAGGETO LARIO (COMO) Un colpo di pistola partito per sbaglio dall’arma dell’amico mentre i due stavano trascorrendo la serata assieme. Sarebbe morto così l’uomo di 52 anni di Como trovato senza vita ieri mattina a bordo strada, sulla provinciale Lariana, a Faggeto Lario, al confine con Pognana. La vittima si chiamava Roberto Fusi. Abitava in via Zezio con la mamma e non aveva un lavoro stabile. Interrogato per ore dal magistrato Mariano Fadda, fortemente indiziato del delitto l’amico e coetaneo della vittima Antonio Ballan, casa nel capoluogo lariano, in via Ciceri. Qui sarebbe avvenuto il delitto.
Dalla pistola calibro 9x21 regolarmente detenuta dal presunto omicida sarebbe partito un colpo che ha raggiunto in pieno volto Fusi, uccidendolo. In preda al panico, anziché chiamare i soccorsi, Ballan avrebbe caricato in auto il corpo dell’amico, avvolto in alcune coperte e avrebbe guidato fino a Faggeto Lario. Si sarebbe poi fermato in una piazzola di sosta e avrebbe cercato di gettare il corpo oltre il parapetto, nella scarpata, senza però riuscirci. Lo avrebbe quindi abbandonato a terra a bordo strada, dove attorno alle 7 di ieri è stato notato dall’autista di un autobus di linea, che ha dato l’allarme.
Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cantù e del reparto investigativo di Como, che hanno avviato le indagini.
Nel cassonetto dei rifiuti a poca distanza dal cadavere, i carabinieri hanno trovato alcune coperte utilizzate per avvolgere il corpo del 52enne. Trovata vicino al cadavere anche la pistola, risultata di proprietà dell’amico della vittima, abbandonata nel tentativo di simulare un suicidio oppure caduta per sbaglio all’omicida quando si è liberato del corpo. In poche ore, i militari dell’Arma hanno rintracciato il proprietario della pistola, subito sottoposto al test per verificare se avesse sparato recentemente. Acquisite inoltre le immagini delle telecamere di sorveglianza per individuare l’auto che avrebbe scaricato il corpo di Fusi. In serata la svolta, con gli inquirenti che sarebbero convinti di aver individuato l’omicida.
Il ritrovamento
A notare la vittima, ieri mattina intorno alle 7, è stato l’autista di un autobus