I Comuni attivano i servizi d’assistenza Broletto: telelavoro
Il coronavirus ormai è un emergenza che coinvolge direttamente 114 Comuni dell’Ats Brescia, più un’altra decina dell’Ats Valcamonica. In quasi tutti i municipi si è attivato il «coc» acronimo di «centro operativo comunale», una cabina di regia per coordinare l’assistenza domiciliare — consegna di spesa e medicine — alle persone in isolamento fiduciario (ormai più di 3mila) prive di rete parentale, effettuare controlli sugli esercizi pubblici e verificare il rispetto dei divieti imposti dal decreto governativo di domenica. Uno sforzo titanico visto che gli stessi sindaci devono preoccuparsi anche della salute dei propri dipendenti: lavorano assistenti sociali e polizia locale, mentre i servizi di base (anagrafe, uffici tecnici, ragioneria) o vengono chiusi o lavorano solo su appuntamento. Brescia, con 170 contagiati e centinaia di persone in isolamento, ha attivato da ieri un numero dedicato alle persone in condizione di fragilità, impossibilitate a uscire di casa e che non hanno parenti o altre persone che le supportino: è lo 030/2977615, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 15.30. «Saranno attivati gli operatori comunali e i volontari segnalati dai consigli di quartiere, dai punti comunità e dalle associazioni per organizzare il servizio di spesa e consegna a domicilio dei beni di prima necessità quali alimenti, prodotti per l’igiene personale e della casa, farmaci» si legge in una nota di palazzo Loggia. Numeri già attivi in diversi comuni della provincia — da Acquafredda a Calvisano, da Collebeato a Visano, da Azzano Mella a Villa Carina — e reperibili sui siti web. Un servizio in arrivo anche a Manerbio: «Ho incontrato i responsabili delle diverse associazioni di volontariato — spiega il sindaco Samuele Alghisi — istituiremo un centralino nel mio ufficio. Abbiamo anche chiesto a supermercati e negozi d’alimentari di offrire il servizio di consegna a domicilio ed alle farmacie di portare a case le medicine». Le persone in isolamento volontario a Manerbio sono una cinquantina, oltre sessanta a Montichiari, una trentina a Rovato, paese dove «i commercianti si sono già messi a disposizione per la consegna della spesa a casa» ricorda il sindaco Tiziano Belotti. Anche la Provincia ha ridotto parecchio gli accessi agli uffici (va preso un appuntamento) e sta incentivando il telelavoro. Per ora lavora da casa solo il 10% dei 483 dipendenti, fanno sapere dal Broletto, numero destinato a salire nei prossimi giorni. Costretti a lavorare gli agenti della polizia provinciale, i cantonieri, il personale della Protezione Civile, il personale preposto alla manutenzione di scuole e cantieri, e tutti i dirigenti. Tagli importanti anche alle corse dei bus extraurbani: verranno soppressi molti altri collegamenti oltre a quelli scolastici, già cancellati la scorsa settimana. Lo comunica l’agenzia del Tpl.