Corriere della Sera (Brescia)

Bassa: s’allenta la morsa nei paesi più martoriati

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L’onda mortifera del coronaviru­s s’allenta in quei paesi della Bassa dove venti giorni fa è arrivata come uno tsunami. Tra questi c’è Orzinuovi: domenica non si era registrato più nessun caso di contagio, ieri invece ce ne sono stati altri tre. E c’è stata un’altra vittima, la 32esima in venti giorni. La virulenza però sembra essersi davvero spenta: ad inizio marzo il numero dei nuovi positivi si calcolava in decine e tra il 4 ed il 6 marzo si registraro­no ben 6 decessi. Il secondo paese dove è più alto il numero dei contagi è Montichiar­i: ieri si è arrivati a 140 casi, sei in più di domenica. E si contano altre due vittime (per un totale di 12). Secondo i medici di Ats si stanno concretizz­ando gli effetti dei contagi avvenuti oltre due settimane fa nei bar del paese o al mercato, meta prediletta di tanti anziani. Tira un sospiro di sollievo Montirone, paesotto da 5mila abitanti ad un tiro di schioppo dalla città: il numero di contagi (44) e decessi (10) ieri era pressoché identico a domenica. Anche qui si stanno rivelando molto efficaci le ordinanze decise dal sindaco Eugenio Stucchi: non appena ha capito che gli anziani frequentat­ori del bar del circolo sportivo si erano contagiati l’un l’altro lo ha chiuso e ha invitato caldamente anche tutti gli altri esercenti ad abbassare le serrande. Si ferma la triste conta dei morti anche a Bagnolo Mella e San Paolo. Ci sono però paesi dove i morti crescono ancora. Leno e Ospitalett­o ad esempio piangono in un solo giorno tre persone stroncate dal virus (i decessi salgono da 11 a 14), due Verolanuov­a (da 15 a 17 decessi), due anche Carpenedol­o (da 11 a 13). (p.gor.)

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