«Non fu stupro» Archiviazione per Mario Balotelli
Chiesta l’archiviazione per il bomber accusato da una ragazza che rischia il processo per estorsione
Ci vorrà ancora tempo, per la trasmissione al gip e soprattutto la notifica alle parti, di questi tempi in cui l’attività giudiziaria è pressoché «sospesa» e le cancellerie scarne di personale causa emergenza coronavirus. Quel che è certo, però, è che il sostituto procuratore Barbara Benzi, titolare del fascicolo, ha sottoscritto una richiesta di archiviazione dell’inchiesta a carico di Mario Balotelli, aperta con la pesantissima accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di casa nel Vicentino e che all’epoca dei fatti avrebbe avuto soltanto 16 anni. Per il pm non c’è stato alcuno stupro. E il caso va archiviato. La ragazza non sarebbe credibile.
Questa vicenda matura peraltro in una battaglia di carte a suon di denunce incrociate e coinvolge tre procure. Quella ordinaria di Vicenza, che le scorse settimane ha chiesto il rinvio a giudizio per estorsione nei confronti dell’ex avvocato della ragazza, Roberto Imparato, che avrebbe chiesto al bomber centomila euro per non sporgere denuncia di violenza e non divulgare tutto ai giornali; quella minorile, sempre di Vicenza, che ha messo sotto inchiesta la presunta parte offesa con le stesse contestazioni; e infine quella bresciana, appunto.
Entrambi, lei e Super Mario, hanno sporto denuncia l’uno contro l’altra raccontando verità diametralmente opposte. Prima lui, nel dicembre 2017 («sono vittima di un ricatto»), poi lei, nel gennaio successivo («mi ha stuprata»). Agli atti ci sono intercettazioni, chat, telefonate registrate e immagini. La violenza, stando al racconto della ragazza, si sarebbe consumata nella discoteca High Club di Nizza, l’estate precedente, dove lei stava trascorrendo le vacanze ospite di un’amica. Rapporti che sarebbero iniziati consensualmente ma che sarebbero continuati nonostante lei implorasse Balotelli di fermarsi. Si fermò, in effetti.