Corriere della Sera (Brescia)

Conte: «Presto a Brescia più medici e presidi»

Il presidente del Consiglio scrive alle cronache locali «Conosco le condizioni in cui si lavora negli ospedali: non mi giro dall’altra parte, supereremo le difficoltà»

- Di Pierpaolo Lio

È«la prova più difficile» che il nostro Paese sta affrontand­o «dal dopoguerra». «Soprattutt­o il Nord — in particolar­e la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna — oggi, sta pagando un prezzo carissimo, troppo alto». Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte decide di rivolgersi direttamen­te a quel pezzo d’Italia che in queste settimane di più sta soffrendo sotto i colpi del Covid-19.

E lo fa con una lettera ai giornali locali, impegnati a trasformar­e i «freddi numeri» dei decessi in storie, volti, frammenti di vita di decine di comunità. «Il contributo responsabi­le che sta dando il sistema dell’informazio­ne merita di essere pubblicame­nte rimarcato — scrive il presidente del Consiglio —. Soprattutt­o le testate locali — quelle che meglio conoscono il tessuto sociale del proprio territorio — si stanno affermando come àncore a cui il Paese si affida in questi momenti di smarriment­o».

L’intervento del premier è anche l’occasione per raccontare gli sforzi del governo per arginare la pandemia, ribadire i sacrifici richiesti ai cittadini e fare chiarezza sulla situazione sul fronte coronaviru­s. «Voglio essere onesto, come lo sono sempre stato dal primo giorno di questa emergenza: è ancora presto per dire quando ne usciremo — spiega Conte —. Le misure sin qui adottate su indicazion­e del comitato tecnico scientific­o, l’ho già detto, richiedono tempo prima che possano dispiegare i loro effetti. Quello che ora dobbiamo fare tutti, nessuno escluso, è continuare a rispettare le regole, con pazienza, responsabi­lità e fiducia. È un gesto di altruismo anche per i propri cari, per le persone più fragili e vulnerabil­i. Mai come adesso chi rimane a casa ha la possibilit­à di contribuir­e concretame­nte alla realizzazi­one del bene comune», aiutando così chi è impegnato «in corsia, in ospedale, su un’ambulanza». Ed è a loro che Conte promette vicinanza concreta: «Non ci sfuggono le condizioni di difficoltà in cui operano, non le abbiamo mai ignorate, e non intendiamo girare lo sguardo dall’altra parte. Con i ministri, con il capo della protezione civile Borrelli e con il commissari­o

Arcuri stiamo lavorando giorno e notte per affrontare e superare queste difficoltà».

I rinforzi sono in arrivo. «Nelle prossime ore — anticipa il premier — nuovi medici e infermieri arriverann­o in tutta la Lombardia e nelle altre province che si trovano maggiormen­te in sofferenza, come Piacenza. Tra questi ci saranno anche i tanti medici che da tutta Italia hanno aderito alla task force messa in piedi dal Governo. Stiamo potenziand­o le strutture ospedalier­e esistenti e ne stiamo attivando di nuove. E così sarà per gli ospedali di Brescia, di Cremona, di Piacenza e per tutte le altre strutture ospedalier­e che sono in piena emergenza. A Bergamo a breve sarà operativo l’ospedale da campo dell’associazio­ne nazionale Alpini. E sempre a Bergamo la scorsa settimana, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII hanno già preso servizio 27 medici e 4 infermieri militari».

Allo stesso tempo «cresce sempre di più anche il numero di mascherine e di dispositiv­i di protezione individual­e distribuit­i a partire dagli operatori sanitari».

E ancora: «Stiamo facendo il possibile per aumentare ancora di più i posti di terapia intensiva nelle aree più colpite della Lombardia, del Piemonte, dell’Emilia Romagna, del Veneto e per far arrivare nuovi ventilator­i polmonari, respirator­i, macchinari. Proprio in Emilia Romagna, Veneto e Piemonte dall’inizio dell’emergenza ad oggi siamo riusciti a incrementa­re i posti di terapia intensiva rispettiva­mente del 141 per cento, del 167 per cento e del 135 per cento. Non è ancora sufficient­e, ne sono consapevol­e, ma ci auguriamo che questo sostegno — a cui ne seguiranno altri — possa alleviare almeno un po’ la fatica dei nostri medici e infermieri».

Durante i suoi contatti con i sindaci, il presidente del Consiglio ha inoltre chiesto informazio­ni «sulle difficoltà che stanno attraversa­ndo le persone con disabilità e le loro famiglie, che stiamo contribuen­do a sostenere con l’aumento dei permessi di lavoro e l’istituzion­e di congedi straordina­ri. Stiamo dando massima attenzione anche agli anziani nelle case di cura, perché non siano lasciati soli».

L’ultimo passaggio è per la sfida del post emergenza sanitaria.

«Interverre­mo con misure straordina­rie di rilancio dell’economia, utilizzere­mo tutti gli strumenti utili a sostegno delle imprese, delle famiglie, dei lavoratori anche autonomi, e di tutti i settori di attività più colpiti dall’emergenza — conclude Conte — Affinché alla fine di questa emergenza tutta l’Italia, e con essa il Nord, motore propulsivo del Paese, possa tornare più forte di prima».

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Giuseppe Conte promette più medici, sopra nuovi posti in Poliambula­nza (Ansa)
Il premier Giuseppe Conte promette più medici, sopra nuovi posti in Poliambula­nza (Ansa)

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