Droni in volo sulla città multati due trasgressori
La «pattuglia aerea» ha controllato centro storico, castello, e i parchi in zona via Milano e via Dei Mille Oggi nuovi sorvoli in altre zone della città
Uno sguardo dall’alto che coglie una città pressoché vuota. Per verificare l’osservanza delle limitazioni agli spostamenti fissate dal Dpcm per contenere la diffusione del coronavirus, ieri si sono alzati in volo su Brescia i droni. E la sensazione di Carabinieri e Polizia locale è stata quella di un sostanziale rispetto delle regole. «Abbiamo sanzionato due persone nella zona del castello, un ciclista e un uomo che passeggiava lontano da casa (ben oltre il limite dei 200 metri, come da prescrizioni, ndr)», racconta il comandante della Locale Roberto Novelli.
Gli aeromobili a pilotaggio remoto in dotazione al comando di via Donegani hanno perlustrato dall’alto anche alcuni parchi nell’area tra via dei Mille e via Milano. «È un’attività mirata — spiega il commissario Fabio Zanotti, responsabile del Gruppo conduttori dei droni della Locale — resa possibile in questa situazione di emergenza dall’Enac, attraverso alcune deroghe (valide per il momento fino al 3 aprile) alle normative che regolano il volo dei droni. Noi ne abbiamo in dotazione quattro che utilizziamo a rotazione». Oggi altri sorvoli su altre zone di Brescia. Le attenzioni dell’Arma, invece, ieri si sono concentrate sul centro della città, sulle vie principali, ma anche sulla stazione, incredibilmente deserta. Per strada mezzi pubblici sostanzialmente vuoti e veicoli con a bordo persone che si spostano per lavoro o per una volata in farmacia. Qualcuno che, a piedi, compie, entro i limiti consentiti, il rituale della passeggiatina con il cane o per la tappa sigarette dal tabaccaio. I pochi trasgressori risultano essere soprattutto senza fissa dimora, italiani e stranieri. I droni dei Carabinieri da ieri sono in servizio quotidiano con due sorvoli al giorno che si aggiungono a quelli, già in corso, eseguiti dagli elicotteri, impiegati in queste settimane pure per il trasporto di medicinali o attrezzature destinati a strutture sanitarie di città e provincia. Il Comando provinciale dei Carabinieri ha messo poi a disposizione alcuni furgoni per effettuare consegne urgenti agli ospedali.